Beh, ve l'avevo detto. Death Stranding sta diventando, per me, una malattia. Non basta la giocabilità estrema, la grafica strepitosa, il faccione di Norman Reedus, e una storia maledettamente intrigante. E' che mi ha preso fin nelel viscere, con le sue vicende da corriere porta-pacchi che deve letteralmente cucire la nuova America con la Rete Chirale...
Solo le musiche un po' troppo melense mi fanno, talvolta, rientrare in me e guardare il titolo con un minimo di freddezza. non sto facendo altro che giocarlo, tra una doccia, un panino e una birra. mi sono astratto dal lavoro, bacio appena la mia donna e poi via sulle strade rocciose o fangose di un'America finalmente a misura d'uomo di... morte.
Le CA tormentano il nostro alter-ego, protetto solo da un neonato inscatolato e da armi fatte tramite il suo sangue. Roba da perderci la testa, il cuore e il sonno. Che non finisca mai. E non pagate il riscatto!
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