lunedì 27 aprile 2020

Anche questa è vita

Porca miseria, ci risiamo. Fino al 4 maggio... non è che cambi molto; il problema è che non cambia neanche dopo. E, a leggere bene il nuovo Dcpm, la palla passa ai presidenti delle regioni e ai datori di lavoro. Ergo: ognuno farà un po' come gli pare. E, scusate il pessimismo, ciò non mi pare confortante. 

Riassumendo: fino a quella data, gioco e mi rilasso (chiuso in casa). Dopo il 4 maggio, mascherina e guanti obbligatori per mezzi pubblici e negozi. Chissà i luoghi di lavoro... 

Allora, il vostro, buon, videogamer vi suggerisce di procurarvi mascherine chirurgiche e guanti magari di vinile e senza quella specie di farina all'interno. 

Altra cosa è portare sta roba per sette, otto ore di fila. Io non ci riuscirò e penso di lasciare il mio attuale impiego se questo obbligo perdurerà tropp oa lungo.

Mettetevi nei miei panni: già svolgo un lavoro che non amo, trovando nei videogiochi l'unica fonte di svago. I miei figli sono ormai arrivati a finire gli studi universitari e dovrebbero, di norma, trovarsi un impiego. Mia moglie lavora per conto suo e quindi perché mai dovrei continuare a: 

a- Alzarmi alle sei di mattina;
b- Utilizzare mezzi pubblici prima strapieni, ora vuoti a metà ma che arriveranno con la frequenza di una vincita al lotto. 
c- Arrivare (in ritardo) al lavoro e uscire dopo otto ore, e oltre per recuperare il ritardo a sera.
d- Tornare con le stesse modalità e quindi con lo stesso ritardo a casa. 
e - Cenare, cascare dal sonno e dormire fino al giorno dopo e quindi ricominciare dalla lettera a. 

Vi sembra vita, questa?

Un giovane cantante che amo particolarmente, Il Cile, canta testualmente:
"Anche questa è vita:un lavoro che non sopporti ma che devi fare
Perché senza uno stipendio sei un difetto sociale
Perché crepi per consumare e consumi crepando..."

Bene, posso consumare un po' meno e vivere un po' meglio in attesa di crepare.

Il fatto è che mi sono accorto di aver messo da parte un discreto gruzzolo. Niente di eccezionale ma avendo ormai 35 anni di lavoro e relativi contributi, per soddisfare i requisiti fissati dal governo Monti-Fornero, e avere in cambio una pensione da fame nera, dal momento che le bocche da sfamare diventeranno, per i motivi esposti sopra, solo una, la mia, dovrei lavorare per altri dieci anni, e mi sembra crudele, oltre che inutile.  

Mi spiego: nel tran tran quotidiano, quindi le lettere da a fino a e,  se guadagno mille, spendo almeno cinquecento. Me ne rimangono cinquecento per campare. 

Se invece mando al diavolo la mia vecchia vita, mi prendo, dopo non so quanto il trattamento di fine rapporto e con il gruzzolo risparmiato in 35 anni di lavoro, arrivo a utilizzare cinquecento fino alla pensione che dovrei riscuotere a 67 anni, mi dite che male faccio a me stesso e al povero mondo?

Devi pure, in qualunque vicenda sei impegnato, mettere un punto fisso.

Ho troppe cose da fare, videogiochi da provare o scoprire, belle ragazze da guardare (non pretendo l'impossibile) per pensare di crepare, come accaduto a qualche mio amico, nel tragitto da casa al lavoro o direttamente in ufficio/fabbrica/cantiere.

E' chiaro che devi consumare un po' meno, come direbbe Il Cile, e fartene una ragione. Allora, il vostro, buon, videogamer, presto vi dirà, in una nuova rubrica intitolata L'ARTE DEL RISPARMIO come vivere alla grande, senza rinunciare a nulla d'importante, con soli 500, miseri, eurini al mese.

Così, se vorrete, potrete imitare quel che farò io molto ma molto presto...

Anche questa è vitaaaa, canta Il Cile...

Siamo Morti a Vent'anni – Il Cile – testo e video ufficiale ...


mercoledì 22 aprile 2020

Vita da Consolle: riutilizzare la vecchia Playstation

Twisted Metal (PS1) Gameplay - YouTube

Io non butto via nulla. sono un vecchio utilizzatore di personal computer, va bene. Ma le play che ho potuto ereditare dai miei figli, non le butto via di certo. Collegate a un monitor, possono rivelarsi fonte inaspettata di gioie videoludiche. 

Semmai, l'usura del controller potrebbe rivelarsi un ostacolo quasi insormontabile.

Questa macchina, prodotta da Sony, nel 1994, era un dispositivo che girava a 32 bit, con la cpu LSI/SGI R3000A e 3,5 mb di RAM. 

Giochi memorabili per questo gioiello: Battle Arean, Final Fantasy VII, Revelation: Persona, Resident Evil, Twisted Metal... e soprattutto la sensazione che avevo all'epoca che il pc potesse reggere il confronto e, alla lunga, vincerlo con queste diavolerie tecnologiche giapponesi. 

Resident Evil: le origini dell'incubo | Parte 1 - SpazioGames

Devo dire che il mondo consolle, per quanto sia grandemente migliorato, è comunque ancora restio a vincere la mia diffidenza. Ma è solo questione di nascita, lo so. Io ho preso le ultime poppate sognando pc, non è colpa mia. 

Del resto, questo splendido blog, ve lo offro tramite un vecchio e valoroso pc, cosa credete?

La Playstation 1 un rivoluzione nel mondo dei videogiochi | Nerdcorner

sabato 18 aprile 2020

Quando le play stroncarono la resistenza dei pc...

Caro Diario e cari lettori, in questi momenti di stasi domestica, dove il silenzio regna per le strade e la mia testa rischia parimenti di scoppiare nel silenzio appunto (hanno inventato la musica per lenire questi problemi, secondo me), ne approfitto per riflettere. 

Non so se queste, mie, riflessioni possano interessarvi ma le scrivo pensando che forse di silenzio eccessivo state subendo e soffrendo pure voi. 

Stavo pensando appunto al momento che vide la sconfitta ormai irreversibile del personal computer come macchina da gioco. Forse avrete indovinato che io, a quei tempi, ero un fautore del pc nei confronti delle varie consolle in quanto a macchina da gioco. Epoca della Playstation Uno tanto per intenderci. 

In quei tempi, ero anche un lettore di riviste dedicate ai videogiochi: K, The Games Machine, Giochi per il mio computer, Ultra, eccetera. Alcune di queste, con un piccolo sovrapprezzo, regalavano prima dischetti, poi Cd, poi DVD zeppi di giochi e altri programmi. Una delizia. 

Rivista Giochi Per il Mio Computer 94 09/2004 in 47838 Riccione ...

Fateci caso: la vittoria ormai schiacciante delle consolle ha rasato completamente anche il mercato connesso ai videogiochi pc e le pubblicazioni dedicate sono quasi sparite. Resiste solo The Game Machine a quanto so io. 

E guardate che una cultura su questo argomento non può esistere solo con il prodotto videoludico. Temo, ugualmente, che i moltissimi siti web e blog come questo, non possano bastare. 

Una pubblicazione cartacea costa ed è anche connessa a danni ambientali, ne sono perfettamente consapevole. Ma sono anche perfettamente consapevole che questo blog non resisterà nei millenni, come le storie dipinte da chi, milioni di anni fa, a causa della mia stessa esigenza ora, ci lasciò in eredità pitture nelle caverne. 

The Games Machine - nr. 221 con dvd rom allegato e videogioco | eBay

Quella pubblicazione, oggi preziosissima, la conosciamo e questo va bene, grazie a televisione, riviste e internet. Capite? Una pittura in una caverna. E ciò dimostra come la memoria non può essere affidata a un solo supporto, anche se il più moderno e tecnologico possibile. 

Una caverna ha la capoccia più dura di qualunque DVD. I libri, preziosissimi, di Alessandria sono andati perduti per sempre in un rogo, ci insegna la Storia. un supporto digitale li avrebbe salvati, ma in quel momento, esistevano solo supporti cartacei da compilare. copie non ne furono fatte ed oggi possiamo solo immaginare quel che conteneva quella biblioteca storica. 

Forse, dovremmo cominciare a considerare le caverne il supporto ideale per il futuro di questa, povera, umanità. O almeno per la sua memoria.

Se vi sembra un discorso assurdo, potreste aver ragione. non so se il silenzio mi fa male oltre misura. Ma vorrei avere tra le mani una copia di PC Ultra. Vorrei avere un DVD con qualcosa dentro da sgranocchiare nel mio computer; e' la mia caverna, capitemi.

PC Ultra N° 6 : Play Press Publishing s.r.l. : Free Download ...

martedì 14 aprile 2020

Final Fantasy VII Remake. Non adatto a tutti ma proprio tutti.

10/04/2020 - Arriva il primo episodio di Final Fantasy 7 Remake

Una fantasia finale ma senza fine. Uff... ho fatto indigestione di prodotti marchiati Final Fantasy, nel tempo. Ed ora, fresco fresco ecco questo remake del mitico final Fantasy VII, uscito nientepopodimeno che nel lontano 1997 per merito dei ragazzi (allora) della Square Enix, da Tokyo con ardore. Era roba per la prima playstation.

E infatti si sa che per lavorare su Final Fantasy VII Remake sono riapparsi nel team di sviluppo alcuni membri originari dello staff di allora in grado di creare appunto Final Fantasy VII: Tetsuya Nomura che rifà il character designer ed anche il direttore di oggi. Il direttore dell'epoca, Yoshinori Kitase, adesso lavora come produttore. Kazushige Nojima è tornato a scrivere la sceneggiatura ed è stato coinvolto anche lo storico compositore Nobuo Uematsu. insomma, la memoria non difetta a questi tizi, un po' più vecchiotti, esperti e senza dubbio appassionati.

Final Fantasy VII Remake: guida alla materia Eclettica - GameSource

 Ma il remake sarà rilasciato in più parti dato che l'originale è stato riproposto nella sua interezza e sarà però arricchito di contenuti aggiuntivi con un diverso aspetto del design originale dei personaggi per cercare un miglior bilanciamento tra realismo e stilizzazione. Sono cinque anni che i ragazzi citati prima ci lavorano.

Per ora, ce lo giochiamo con la Play 4, poi si vedrà. Da notare che per lo sviluppo del motore di gioco si è utilizzato il Unreal Engine 4 di Epic Games. 

Ma come ci si gioca, si chiederanno i neofiti? Allora, chiarito che serve la Playstation 4, almeno per ora, prendete il vostro spadone e cominciate a settare il gioco. Ci ritroviamo in un filmato che mostra una città da incubo, dove bambini giocano e all'improvviso arriva il nostro eroe che cavalca un treno. Invitato a scendere da quella montagna di nome Barrett, eccolo piombare a terra con una capriola e la spadona sguainata. Non fatelo a casa.

Fatte fuori due malcapitate guardie (piccolo inciso: è un videogioco, non vi meravigliate del fatto che chi ha un mitra non spara su un tizio con lo spadone ma attende tranquillamente di essere affettato come un salame.), il ragazzo di nome Cloud si deve guardare intorno, prendere oggetti eccetera. 

Final Fantasy 7 Remake Demo: passato e presente - Gamesplus.it

Mentre procediamo, il ragazzone alto come una montagna ci ricorda che, pagandoci bene, non vuole essere deluso dalla nostre prestazioni. Speriamo bene, dato che non ci è concesso sapere, per adesso, di quali prestazioni si stia parlando.   Nel frattempo continueremo ad affettare guardie e felini cattivelli perché stiamo puntando al reattore. Il problema, capiremo poi, che quel reattore contribuisce a elaborare quel che fa l'industria energetica cittadina: succhiare energia vitale dal pianeta. Un bel problema.

A parte i risvolti ambientali, il gioco, che equivale solo al primo episodio della vecchia storia, è indicato per due categorie di giocatori: la prima riunisce quelli che giocarono la prima edizione e vogliono rivivere quei momenti in chiave moderna. La seconda è composta da quei giovani che non avendo giocato nel 1997 la prima edizione, vogliono scoprirla ora. 

Chi ama particolarmente gli RPG, sigla che non sta per lanciarazzi bensì per riunire tutti i videogiochi cosiddetti di ruolo (dall'inglese role-playing game), può trovare di meglio. Fate un po' voi.




Final Fantasy 7 Remake esclusiva PS4: arriva la conferma

venerdì 10 aprile 2020

Fino al 3 di maggio... ma che coraggio!!!

Mi viene da pensare che forse sono finito all'interno di un'avventura dinamica, di un videogioco, insomma. Sì, penserete che questo è il delirio di un videogamer anzianotto come me... Ma davvero ci chiudono in casa fino al tre di maggio? 

Io sto impazzendo già ora, con questo sole che promette bene e che riscalda il mio balcone e non posso andarmene in campagna o a passeggiare in riva al mare? Ma cosa ho fatto di male? Non sono malato, non voglio ammalarmi e quindi vorrei prendere più aria (pulita) e sole possibile... 

Mi sono ridotto a prenderla quando vado a fare la fila al supermercato... ma può continuare così per altri 20 giorni e passa? Ma no, non può essere vero. 

Sono davvero finito in un'avventura dinamica. Vediamo come si gioca.

Mi alzo alle otto di mattina. La sveglia non ha suonato. Eppure, di solito, la sento quando si tratta di alzarmi alle sei  per andare al lavoro. Dimenticavo: sono recluso in casa per via di un provvedimento governativo che intende combattere l'epidemia chiudendo le persone in casa ed evitare ogni contatto e quindi il contagio... Sto ragionandoci su quando mi chiama Ida, la mia ragazza.

"Hai sentito, Amò... non ci possiamo vedere... Come farò senza di te?"

Le chiedo perché mai non possiamo vederci. Non si sarà mica innamorata di un altro...

"Ma che dici, stupido? Non hai sentito che è vietato allontanarsi dalla distanza ritenuta in prossimità della propria abitazione? E noi siamo distanti come la città di Roma: io vivo sulla Tuscolana e tu sei a Monte Mario!"

"Vuoi dire che siamo reclusi in casa? E perché? Stanno forse facendo un colpo di stato?"

"Ma quale colpo di stato? E' colpa del virus della corona, quel maledetto virus che ammazza la gente negli ospedali."

"Ma noi siamo in ottima salute e se vogliamo vederci non possiamo farlo?"

"No."

E' qui che il protagonista capisce di essere il personaggio di un'avventura dinamica. Solo nell'immaginazione di uno scrittore di videogiochi si può trovare un'idea del genere. Gente sana, che non presenta sintomi di sorta, chiusa in casa senza poter minimamente socializzare, incontrarsi amare...  

Il ragazzo, un ragazzo qualunque, saluta, un po' perplesso la propria ragazza e, sospirando (la ragazza è ovviamente uno schianto, occhi azzurri, capelli lunghi e neri, con la quarta di reggiseno e un vitino da vespa) si chiede come diavolo farà a resistere, solo e abbandonato in casa. E senza Ida. 

Il datore di lavoro lo metterà in cassa integrazione. se gli va bene, e l'importo gli basterà appena a pagare affitto e quota condominiale. Forse le bollette non le pagherà... quelle le pagava con gli straordinari ma ora l'azienda è chiusa. Lo riassumeranno, alla riapertura? Il tizio comincia a sudare freddo.

Qui sono impazziti, pensa, fermano un paese intero per una malattia. Ci si ammala ogni anno per influenze che uccidono peggio del virus della corona, e stavolta hanno bloccato tutto. E se facessero così ogni volta che l'influenza uccide qualcuno?

Ma che cazzo di discorsi sono: vita, malattia e morte fanno parte anche di un videogioco, oltre che della vita reale. Cavolo, dev'essere un colpo di stato davvero (pensa ancora il protagonista del gioco).

Voi capite il mio dilemma. Non ci sconocchio più (tipica imprecazione-lamentela romanesca, non più in uso.) Non ci posso credere (direbbe Aldo Baglio, del famoso trio).

Insomma, ditemi che sì, sono piombato in un'avventura dinamica. Che titolo gli darò? Si accettano suggerimenti. 

avventura dinamica Archivi • TechPrincess

martedì 7 aprile 2020

The Division 2: Warlords of New York


Rivelato l'aggiornamento delle dimensioni della The Division 2 ...


Con la fantasia si può tutto. lo conferma questo titolo della Massive Entertainment e pubblicato da Ubisoft.


Per la verità, trattasi di uno sparatutto di quelli fatti bene, in italiano, e con la possibilità di giocare in multi online fino a 16 giocatori. Potete giocare anche in single player, ok?

Insomma, la serie The Division ha fornito prove prove più o meno riuscite, siamo d'accordo. Ma stavolta, mi diverte, sta espansione. 

The Division 2: Warlords of New York - recensione • Eurogamer.it

Come detto, ci ritroviamo a New York, e sinceramente filtra aria nuova da quelle parti, per Ubisoft. Una città semi abbandonata, con rifiuti dappertutto, e ben ricostruita. Peccato che Rikers e i Purificatori stiano lì solo per romperci le balle a suon di botte. Tra l'altro, New York, è divisa per zone ognuna dedicata a un agente rogue (i Warlords appunto) che sono il nostro obiettivo numero uno e che dovrebbero condurci al tipo grosso e cattivo, quel Aaron Keener che personalmente trovo antipatico . 


Tom Clancy's The Division 2: Warlords of New York - Recensione

Per i patiti del mutiplayer, dunque, devo dire che il Level Cap ora conta ben dieci punti in più e se vi portate dietro il personaggio creato in precedenza, arriverete al livello 40 con un po' di fortuna. Dovrete anche prendervi le abilità che i Warlord vi regaleranno; se poi volete punti extra, giocate i livelli Shade.

Per il resto vi dico che sono partito da un elicotterone in cielo, con la radio che mi dice che la nostra divisione ha subito pesanti perdite. Mai che i notiziari diano buone notizie,eh? E dato che c'è un guaio con un misterioso composto che fa male al pancino ecco che dobbiamo entrare in scena noi, con una purga fatta di proiettili pesanti, ovviamente. 

E allora vai a New York che ti diverti. con topi e cani a rompere le balle e micidiali nemici armati a cercare di renderti cadavere. Quattro diverse aree di gioco, dove raccogliere anche indizi e documenti per scovare i tizi brutti a cattivi al massimo, con un livello di sfida notevole.

Dovreste cavarvela in circa 15 ore di gioco. Datevi da fare.

Qualcuno troverà alcune missioni un po' ripetitive ma in fondo dovete pur fare punti, no?

Lo trovate per: PC  XONE  PS4  STADIA. Ok?


 Divisione 2: Warlords of New York DLC Price