domenica 28 giugno 2020

Veramente si può smettere di lavorare?

Penserete che un simile interrogativo c'entri poco o nulla con i videogiochi e invece sbagliate. Vivere di videogiochi significa dover usufruire di una tale quantità di tempo che non potresti fare altro. Poi ci vogliono soldini per acquisire giochi e provarli fino allo sfinimento. 

Di solito a me viene dolore alla schiena dato che applico diversi sistemi per rilassare gli occhi. Con la schiena, però, non si scherza e infatti ogni due ore di gioco, vado a stendermi per venti minuti sul letto. Un lavoro, come per i videoterminalisti. 

Da un po' vedete che sul web e su Youtube, alcuni (furbi) produttori di canali vi fanno ipotizzare che sia possibile vivere senza lavorare; in realtà o percepiscono il reddito di cittadinanza, oppure sono coltivatori diretti (come se la terra non fosse un lavoro, e duro,) oppure registrano video a manetta che per loro fortuna possono monetizzare, o sono maghi della finanza che dalla compravendita di azioni riescono a trarre il necessario per vivere. 

E tutto questo è lavoro, altroché. Pensate che davvero il sistema sia tanto idiota da permettere a qualcuno di trarre denaro dal nulla per vivere senza rompersi dannatamente l'anima come tutti, fino alla vecchiaia, per poi percepire pensioni da fame? 

Da giocatore di vari giochi e lotterie, anche sul web, vi posso garantire che da anni non faccio altro che pareggiare le perdite e non ho guadagnato un bel nulla. Guardate nelle vostre famiglie, troverete pochissimi casi in cui una persona ha potuto urlare di gioia per una vincita diciamo media. 

Vivere di gioco non è neppure possibile, è evidente per tutti. Altro discorso per le scommesse sportive, dove il lavoro consiste nel seguire pedissequamente l'andamento delle squadre e formulare pronostici. E' possibile riscontrare vincite interessanti ma cercare di vivere di gioco, è veramente arduo. 

Ricapitolando, l'unico sistema per vivere senza lavorare, è avere rendite o una montagna di soldi depositati. Non fatevi ingannare. 

Detto questo, se volete staccare del tutto, un modo c'è ma non dovete avere soldi sui conti.

Avete una casa di proprietà? Vendetela e andate a vivere, in affitto, in una zona meno pregiata. Per esempio, chi vive in una grande città, se ha un bicamere, può ricavare una cifra intorno ai 100.000 euro se vende e mettersi quei soldi in tasca.

Quando andate in affitto non avete le onerose spese di proprietà, e saranno sempre più gravose le spese delle proprietà condominiali. Ovviamente non dovrete spendere più di 200-300 euro mensili di affitto, quindi dovrete fare una ricerca. Non è impossibile, ve lo garantisco. Andrete in piccoli centri deliziosi, specie se ubicati in collina o in montagna. 


Fatto questo, potrete avanzare richiesta di reddito di cittadinanza o di pensione di cittadinanza a seconda dell'età che avete. 

Nella nuova casa in affitto stabilite un budget fisso per cibo e vestiti, riscaldamento e altri servizi. Il tutto deve rientrare nel famoso reddito di cittadinanza.

Lasciare un impiego dev'essere un'opzione estremamente calcolata e ponderata. Se pensate di poter usufruire del famoso reddito di cittadinanza, può essere un'idea ma dovrete trovare un affitto che costi non più della metà del reddito stesso. Insomma, cambiare vita. E per le emergenze, dovrete necessariamente avere da parte almeno cinquantamila euro. Questo basta per una persona. Sappiate che con la legislazione attuale, la pensione sociale arriva a 70 anni, la pensione da lavoro a 67. E farete comunque una vita badando al centesimo. E' una scelta. come sapete già, la libertà costa cara.

Quindi, se volete vivere lasciando il lavoro, la base vitale dev'essere garantita, oltre al famoso tetto sulla testa. Ve lo dico perché sto per fare la stessa cosa. E quando leggete questo blog, state tranquilli che vi racconto la realtà delle cose, che sia la vita o un videogioco. Il patto è questo, ok?

ancona-panorama - Lovely Ancona

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