STARBORNE è un gioco open beta, ovvero in attesa del nostro giudizio, che potete, per ora, giocare gratuitamente sul vostro pc. Ideato da Sonic Clouds, fa parte del genere degli MMORTS strategici di tipo fantascientifico il che vuol dire che dovrete spremervi le meningi mentre siete a zonzo nello Spazio (potreste essere in una nave che solca gli oceani, ma fa lo stesso) per portare a termine compiti vari.
Il tutto deve durare per otto settimane, proprio perché è una beta. La precedente versione, denominata Alpha aveva riscontrato un buon successo. Quindi da Alpha in Beta per dare una mano a ragazzi di Sonic Clouds, ve la sentite? Non posso dare per ora un giudizio completo, dato che questa non è una recensione. Io non ci ho giocato se non per 20 minuti e non ci penso nemmeno ad andare oltre. Otto settimane per poi veder sfumare tutto? Scherziamo?
Non sono un esperto di questo genere di giochi che trovo molto affascinanti e troppo complicati soprattutto da comprendere mentre si gioca. Ho già i miei guai con Ogame, che trattasi di genere ben differente, figuriamoci con un universo apparentemente infinito dove devi prenderti a capocciate con migliaia di giocatori e tu hai la connessione di un pulcino ritardato.
E dato che i produttori di videogiochi dovrebbero capire che quando si tratta di testare giochi, trattasi di lavoro e quindi i giocatori andrebbero retribuiti, per otto settimane posso fare davvero ben altro.
A parte la polemica, qui per vincere la partita dovrete agire in modi differenti: o conquistare la galassia, che costituisce la mappa di gioco, con le navi e quindi con la forza bruta; oppure, controllare diciamo politicamente aree abbastanza influenti; o ancora dominare gli altri giocatori presenti con una supremazia delle industrie.
Comunque, all'inizio scegliete il vostro personaggio e una zona sulla mappa riprodotta in 3 D. Una specie di tutorial vi suggerisce di cominciare a costruire sonde e navi. Vi troverete ad aprire alcuni bauli da dove estrarre bonus eccetera. Mah...
Seconda nota: le musichette di intermezzo sono da suicidio di massa. La giocabilità è intuitiva come un anagramma di terza fascia, ma è facile immaginarsi una faccenda del genere se si intraprende una partita su STARBORNE. Troppe le opzioni da pensare, analizzare, selezionare.
Per ora, e lo ripeto: ho smesso dopo una ventina di minuti, STARBORNE ha il fascino di una scatola per scarpe con la differenza che la suddetta scatola non fa venire il mal di testa. Darò un giudizio, se proprio me lo chiedete, sul gioco finito, ma se l'aria, questa...
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