lunedì 21 febbraio 2022

Vivere di miti

 

Nei tristissimi giorni del Draghistan e dell'abbondante stuolo di servi sciocchi che si inchinano al padrone, il ritorno di qualche mito è sempre gradito. A uno di questi, al secolo Gem Boy, dedico la condivisione della loro ultima hit.

Vivere di ricordi, a 60 anni, non è facile e neppure consolante. Così come una donna bella come il mio sogno ufficiale, la dolce Edvige, non riesco neppure a immaginarla.

La mia consorte non si è mai rassegnata ma se a lei dedico la mia restante esistenza, il mio mito è sempre la Edvige, che posso farci?

Vivere di miti aiuta soltanto a non arrendersi alla piatta mediocrità di un esercito di vaccinati dotati di Nazi-pass che prima o poi saranno i primi a correre dietro a chi gli ha mentito su tutto intaurando un regime tremendo che si permette di ricattare chi non vuole cedere all'in(o)culazione di stato. Oppure a esibire per sempre un permesso statale per vivere come si faceva prima, senza di quel permesso. Roba da manicomio, eppure esiste.

Ecco perché amo la realtà virtuale dei videogame e continuo ad adorare i miei miti. Con loro, non c'è postuma delusione che tenga. È il futuro a spaventarmi perché da giovane, un pericolo come questo non l'avrei mai neppure immaginato. 

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