domenica 24 agosto 2025

Domenica di rientro per i poveri schiavi

 


Mentre pianifico le prossime sessioni di gioco, sento il telegiornale annunciare una domenica di rientri dalle località estive. Mare, collina o montagna costituiscono un breve lasso di tempo utile a dimenticare che presto la schiavitù del lavoro ricomincerà per milioni di noi.

Io ho vissuto questa situazione per 35 anni prima di accumulare risorse bastanti ad attendere la pensione giocando.

In un altro posto, in un altro tempo, anche il gioco poteva fruttare qualcosa. Ma giocare, e questo blog, non fruttano neppure l'ombra di un centesimo, come sapete.

Nel Draghistan, per sopravvivere serve il sudore della fronte. Neppure il gioco rende più. Grattini e lotterie non stanno distribuendo cifre accettabili.

Se le ragazze pensano di affidarsi a qualche sito che paga gli spogliarelli, i maschietti stringono la cinghia. Del resto, ci dicono che dobbiamo pagare le armi agli ucraini e non si capisce per quale motivo dato che costoro non sono Nato e non sono Ue. I soldi non bastano mai.

Siamo pecore da tosare per i lanifici altrui, a questo siamo arrivati nel Draghistan. Ecco per quale motivo non finirò mai di lodare chi ci omaggia del proprio lavoro.

Ricordatevi le molte risorse gratuite del web, come questo blog dove uno scrittore in lingua italiana regala i suoi meravigliosi romanzi in formato pdf. 

Per il resto, i consumatori devono risparmiare su tutto. Il risparmio è diventato un'arte com'era per i nostri nonni. Ma almeno, non crediamo mai più al regime, in grado di costringerci, di rapinarci ma non di obbligarci a credere alle sue giaculatorie. Andate piano mentre guidate rientrando a casa. 



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