giovedì 7 agosto 2025

Un ponte stretto stretto

 


Una delle più grosse idiozie della partitocrazia del povero Draghistan è la mania delle grandi opere in un paese stretto e lungo. La seconda è dare soldi alle mafie ma questa è la meno importante. Ci risiamo con la stolta idea di un ponte che colleghi due regioni sismiche come Calabria e Sicilia. Non si capisce poi dove sono le folle di automobili che dovrebbero percorrerlo. 

Un'opera costosissima, precaria e assolutamente inutile, degna di questi mentecatti che ci malgovernano. Vorrebbero, poi, per colmo di ironia, intitolarlo al più grande figaiolo italiano, piduista riconosciuto. Fantastico. 



In realtà, questi incredibili imbecilli, una ne pensano e cento ne fanno, mentre cento ne pensano e una ne fanno. Se mettessimo un comitato preso dal mercato rionale alla guida del Draghistan certamente farebbe meno danni. Mi raccomando: continuate a votare questa gente, tra finta maggioranza e opposizione ubriaca, e non vi lamentate. Il Draghistan è questo, ponti o no.

Nel frattempo, si continua a mandare armi a nazisti orientali e occidentali con grande noncuranza. Fata Melona volteggia come può tra le spire dei serpenti e i denti aguzzi degli squali. Per sua fortuna, chi le si oppone è anche peggio.

Se volete andare in pensione a 90 anni, votate pure Partito Dementi e ce la farete.

Il nostro, vero, problema è cacciare questi pagliacci dalle stanze del finto potere, poi andare a trattare con i padroni cow-boy per liberare il paese. Chi lo farà mai?

 


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