venerdì 20 marzo 2020

Beneath a Steel Sky, quanta gloria...

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Come non ricordare le prime nottate perse davanti a un video? Mi ricordo che nel 1994, quando uscì questa sorta di pietra miliare dei videogames, ero un ragazzo poco meno che trentenne, assillato da un lavoro precario e una tipa che proprio non voleva darmela... ehm, fare amicizia con me. 

Mi distraevo così. State a sentire: genere avventura grafica, ma fantasia da vendere. Fu sviluppato da Revolution Software e pubblicato da Virgin Interactive per PC e Amiga nel 1994 appunto. Se lo acquistavate, all'epoca vi ritrovavate per le mani o alcuni floppy-disk e un cd rom (rivoluzionario per quei tempi). Per nostra fortuna, nel 2009 è stato ripubblicato per Iphone e Ipad.

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In un futuro distopico, scenario australiano, la Terra è talmente inquinata, ma talmente inquinata che sono guai. Un ragazzotto, sopravvive a un incidente aereo e si ritrova in una sorta di Radura, ovvero uno spazio selvaggio sito al di fuori di una delle tante megalopoli future. Lo trovano gli aborigeni che lo adottano e gli danno il nome di Robert Foster, preso pari pari da una lattina di birra Foster's Lager... Avessero trovato un fiasco di Chianti... 

Comunque, il ragazzotto, inserito nel nuovo contesto sociale, cresce e impara persino a come costruirsi un robot (eravamo nel... futuro appunto) e tutto sembra andare benone ma arrivano i cattivi rappresentati da militari provenienti da una città di nome Union City e probabilmente cercano proprio lui. allora per evitare che la tribù sia estinta dai poco gentili soldatini, Robert si consegna e arriva nella megalopoli che avrebbe volentieri evitato di visitare. Purtroppo, il maledetto capo dei soldatini prima accetta lo scambio poi dedica un piccolo bombardamento agli aborigeni, tanto per lasciarsi bene... 

Ma l'elicottero che sta portando Foster a Union City precipita prima dell'atterraggio e il ragazzo  riesce a scappare ma sempre all'interno della cittadella. Lo accompagna il fido robot, ovviamente, molto utile perché può utilizzare tutti i congegni elettronici che ostacolano la fuga dei due. Meno male perché più tardi si capirà che l'intera città è controllata da un mega-computer. Il buon Foster allora, inizia un viaggio un po' allucinato sia nel cyber-spazio che nei bassifondi della città alla ricerca di alcune risposte sulla sua origine...

Quindi avrete capito che l'ambientazione è di tipo fantascientifico/cyberpunk come andava di moda dagli Ottanta ai Novanta e poco oltre. Voi dovete puntare e cliccare con il mouse. Se un oggetto è interessante, sullo schermo, appare il suo nome quando ci passate il mouse. Quindi, con il tasto sinistro del mouse li osservate, con il destro potete interagire ed eseguire azioni.

Non vi dico come va a finire il gioco ma vi dico come finì la mia vicenda personale.

La tipa non la cercai per parecchio dato che ero impegnato a salvare le terga di Robert e alla fine conobbi e frequentai la ragazza che lavorava nella nuova pizzeria sotto casa. Per il lavoro, la precarietà non mi ha abbandonato più ma è meno grave come dimostra  il seguito che non vi racconto perché meno interessante del gioco. 

Scaricatelo da quel benedetto link del post precedente a questo e buona fortuna. Almeno capirete cosa provai io... E non è poco.

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