giovedì 22 ottobre 2020

Cosa fare durante il prossimo lockdown e sopravvivere (quasi) felici

 La vita diventa avventura di tipo survival sempre più spesso e non ditemi di no. Per capirlo bene, basta uscire la mattina e andare da nord a sud, o viceversa, di qualunque città metropolitana italiana. E se la sera, tornati alla tana pagata a caro prezzo, accendendo la tele vi beccate il visino della Gruber, allora diventa un survival horror. Vero?

Comunque, il titolo del post parla di come sopravvivere durante il prossimo lockdown, partendo dall'attuale coprifuoco dalle 24 alle 5. Non si capisce cosa ci sia di meglio o di più alle 23 o alle 6. Boh.

Ma, si sa, noi si subisce a stop, da bravi italioti. O italidioti?

Comunque, questa guida di sopravvivenza suburbana vi servirà eccome.

Punto primo: fare provviste di birra, patatine e altri salatini a scelta. Prendersi anche gelati ma non in grande misura, dato che  lo zucchero ha spesso effetto boomerang e dopo la goduria arriva la depressione. Il salato è più saggio, infatti.

Accertarsi che le scorte di pane, anche in cassetta, grissini, spaghetti e penne siano abbondanti e in buone condizioni. 

Idem per i barattoli di pelati e i tubetti di concentrato di pomodoro. Consigliati anche una decina di barattolini di pesto.

Aglio e cipolla, pepe e peperoncino li avete già, scommetto.

Per il resto, vi basta una buona connessione internet attiva e un computer funzionante e si può partire... stando fermi.

Youtube serve per girare i lmondo, vedere quel che non vedremo mai, guardare immagini straordinarie, divertirsi con i gameplay di giochi vari e persino scommettere sulle partite con i vari siti come Sisal. 

Lasciate stare la televisione. Sul Tubo, e non solo, esistono migliaia di film gratuiti di ogni genere e di ogni tipo. 

Siete soli? Anche i porno, garantito. 

Non fate mancare mai alla vostra dieta una generosa razione di carboidrati, pranzo e cena. Se siete diabetici, ve ne farete una ragione e virerete su integrale e legumi. Non è colpa mia.

Io vivo di pasta asciutta e pane croccante. Sono un malato anch'io, lo so, ma è sempre meglio di 30 anni fa quando mi ammalavo per le gonnelle che mi svolazzavano sotto il naso non alzandosi più di tanto.

Da bambino, nei mitici Anni 70, arrivavo ad altezza coscia con minigonna: era una goduria. Oggi, da quasi 60enne, alto 190 centimentri, non sapete quanto sia cambiata la mia vita.

Se avete un qualsiasi esercizio commerciale, non state lì a frignare: in patria, non vi si caga nessuno. O andate all'estero o vi prenotate per il mitico reddito di cittadinanza. Mi sono spiegato?

Si sopravvive a tutto, anche al prossimo lockdown. Mascherina sì, ma io sono più forte. A proposito, siete dei grandissimi coatti. Mai uno straccio di commento. Eppure, leggete. Destino dei troppo buoni, o fregnoni, fate vobis.

 Gb, deputato conservatore sullo stupro: "Donne con minigonna e tacchi a  rischio" - L'Unione Sarda.it  

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