sabato 24 ottobre 2020

Non aprite quella (cazzo) di porta!!!!

 Non è il titolo dell'orrorifico fim del 1974, seguito dal remake del 2003. Stavolta, è molto peggio di un gruppetto di famelici serial killer. Stavolta è la micidiale tecnologia moderna che uccide. Un tempo, mi si dice, eravamo in grado di produrre energia molto più facilmente e senza danni collaterali e invece... Beccatevi sta porta, terrificante solo a vederla.

 

Yucca Mountain – BLDGBLOG 

 

Furbi come volpi, noi uomini del presente, nascondiamo in depositi come quelli nelle montagne del Nevada (diffusi però in ogni parte del mondo) terribili scorie nucleari. 

Il nucleare dà energia, lo sappiamo, ma, come accaduto in Giappone, Fukushima, talvolta la questione sfugge di mano.

 A proposito: lo sapete che entro la fine di questo mese il governo giapponese deve decidere se riversare in mare o no l'acqua contaminata? Greenpeace ha rilanciato l'allarme e, tra l'altro, le cattive notizie non finiscono qui perché ancora nessuno sa come trattare il nocciolo fuso ancora attivo. 

E' dal 16 ottobre che il ministero dell'ambiente giapponese sta parlando di riversare nell'Oceano Pacifico oltre 1 milione di tonnellate di acqua radioattiva proveniente dall'impianto di Daiichi. 

Esaurito lo spazio per lo stoccaggio. 

Purtroppo, i tre reattori danneggiati si deve raffreddarli pure in qualche modo, cioè con l'acqua... E da ciò capite che qui lo svuotamento dell'acqua finora stoccata, non si esaurirà. Insomma, quanto ancora dovremo raffreddarli sti cazzo di reattori? Basterà il Pacifico? E che fine faranno i poveri pesci? E chi li mangia? 

I noccioli si sarebbero completamente fusi, quindi lo stesso governo giapponese teme che non basteranno 40 anni di innaffiamento per spegnerli. Secondo Shaun Burnie, specialista di Greenpeace, l'acqua radiottiva seppur depurata contiene ancora molti radionuclidi compreso lo stronzio-90. Ed anche iodio, rutenio, rodio, antimonio, tellurio, cobalto. 

Un bel cocktail di merda radioattiva che magari ingerirete con il pesciolino proveniente da quelle parti... e che i pescatori canadesi trovarono nel pesce da loro pescato, dato che la catena alimentare non si ferma nel Pacifico. 

Lo so che pescatori, pescivendoli e ristoratori mi odieranno per questo post, ma la colpa è del Nucleare, non mia.

 E, detto ai tecnocrati moderni: se usate uno strumento pericoloso, cari tecnocrati di questa minchia, prendetevela voi la resposabilità e, soprattutto, pagate i danni. 

Che volete che possa fare un modesto blogger cazzaro come me, se non desrivere quel che sta accadendo?

A proposito: da buon vegetariano, non mangio pesce. A me basta l'insalatina condita dalle scorie radiottive di Chernobyl. Ognuno ha i suoi gusti. L'avventura horror continua.

  Trent'anni fa Chernobyl La nube che spaventò il Comasco - Cronaca, Como

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