martedì 6 ottobre 2020

In Italia si fa la fame per legge

Perfetto sunto di quel che subiscono i lavoratori italiani, e di conseguenza, i pensionati. Retribuzioni da fame, orari invadenti e sproporzionati, e per giunta la quasi certezza, per chi è giovane, di non trovarlo proprio il lavoro. 

Già in altro post ho definito la vita quotidiana di un italiano come un'avventura dinamica giocata in prima persona. 

Ci sono giochi che propongono soluzioni del genere, ma questo video riassume perfettamente la differenza tra una carta costituzionale di gran pregio e una classe politica che, tramite le leggi votate in Parlamento, la smentisce spesso e volentieri. 

C'è poi l'aggiunta di un sistema ultra-capitalistico imposto dai potentati economico industriali e dai loro numerosi collaboratori, anche piazzati bene tra televisione e giornali. 

In realtà, non c'è più, in politica, chi rappresenta le masse popolari, e tantomeno ci riescono i sindacati con i lavoratori, in continuo affanno a rincorrere le imprese al negativo delle altre parti sociali. Non ne usciremo. 

La gente è divisa e confusa, non può aggregarsi senza un elemento costitutivo superiore che esisteva, incarnato nel Partito Comunista Italiano e da tempo non esiste più. 

Prevedo tempi drammatici dato che l'emergenza Covid, se non sarà seguita da programmi di puro assistenzialismo, vedrà milioni di Italiani cadere in miseria. 

Succederà allora quelche accade sempre in questi casi, con una stretta di tipo militare nei rapporti sociali. Ecco che la nostra avventura prende corpo. Uscirne vincitori sarà un bel problema.

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