martedì 25 maggio 2021

Memorie disastrose

  Tragedia a Stresa, l'esperto di impianti di funivia: «Ecco cosa è successo  a quel cavo» - Il Tirreno

Tranquilli, passerà nella memoria di riserva anche la strage della funivia che abbiamo letto tutti su igiornali o visto in televisione. Brividi d'orrore che si tramuteranno in sgradevoli ricordi. L'estate avanza, del resto.

In quel di Stresa Mottarone, l'indagine procede per disastro colposo e non so quanti reati connessi. Hanno perso la vita 14 persone. La magistratura distribuirà colpe e condanne, vedremo come ma le vittime non torneranno in vita.

Spesso, su questo blog scherzo, faccio ironia, mi aiuto a sopravvivere con le battute e le facezie di altri viventi. A quelle 14 persone non so cosa dire, e non so cosa dirò quando le rivedrò, probabilmente, nella vita dell'Aldilà. 

Nno so davvero come si possa perdere la vita mentre si è in vacanza, in montagna, viaggiando su un mezzo sospeso che dovrebbe essere pienamente garantito dalla tecnologia attuale fatta di cavi d'acciaio e freni. Tutto pienamente conosciuto e perfettamente applicato. Eppure, sono morte 14 persone. Fatalità?

Io non so dirvi come può accadere una cosa del genere. Io non so dirvi come mai è crollato persino il Ponte Morandi. Non so dirvelo ma non riesco ad accettarlo.

Le stragi accadute per incidente o fatalità non riesco a digerirle. Fa parte delle mie nevrosi.  Ho cercato di cambiare la mia vita dopo il croll del Ponte Morandi rinunciando, per esempio, al mio vecchio impiego. Cosa c'entra? Le morti sul lavoro c'entrano eccome. Le chiamano morti bianche. Probabilmente connesse con la moda attualedi mandare al lavoro vecchi, forse stanchi, forse malati. 


Restaurare e reintegrare il ponte Morandi, la proposta dell'InArch | PPAN

Non sono di Genova, non sono mai transitato su quel ponte, ma non sono riuscito a digerire psicologicamente quella tragedia. Dopo tante, altre, tragedie ingoiate in vita mia, dai mitici Anni 60 che videro la mia nascita, ad oggi. Una trafila di tragedie. Più o meno dopo il Vajont. 

Nno so se vi sembra normale che accadano di queste faccende. A me, no. Non riesco ad abituarmi all'orrore della vita reale che è molto peggio del peggior orrore videoludico. 

Nel già recensito Resident Evil Village si parla di mostri cannibali, dovuti a esperimenti umani, vampiri mutanti, cyborg assassini e persino forme acquatiche mostruose... niente di tutto questo è peggio di quel che la vita cosiddetta reale ci pone sotto il naso con impressionante frequenza. E senza contare i conflitti piccoli o grandi, locali o mondiali che hanno falciato milioni di vittime secondo le decisioni prese da politici illuminati o, semplicemente, dovute all'egoismo di certe elite.

Tutto questo è parte delle memoria collettiva e quindi, in qualche modo, l'abbiamo digerito pisichicamente e collettivamente. Io, no.

 Addio a Raimondo Vianello (Desordre)

Non mangio da due giorni, a parte un po' di gelato e di succhi di frutta. Il mio computer tace, il monitor langue perché non gioco, non recensisco oltre a non mangiare.  La vita continua? A fatica. E con molto mal di pancia. 

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