Voi sapete che mi occupo di videogame e relative recensioni. Specializzato nei videogame gratuiti, vi parlo soprattutto di questi. La crisi esiste eccome, e allora chi gioca ha in maggioranza il problema del costo del giocare. Logico e conseguente.
Il gioco più stringente ed emozionante di quelli attuali è il Draghetto in Draghistan. Stiamo parlando di un Paese che all'improvviso cambia nome e si chiama, appunto, Draghistan.
Costui costringe, a soldoni, però, non a male parole, i servetti del Palazzo del Re a eleggerlo capo di tutti i servi. E ha la pretesa di manipolare gli uomini liberi del Regno di Draghistan.
Cosa fa? Chiama un circo fatto da streghe, nani e mostriciattoli vari e fa un governo. Il Draghistan è pronto per affossare le libertà di tutti: le poche agibilità che ancora hanno i servi e soprattutto le libertà che conservano gli uomini liberi.
S'inventa, unico nel mondo, un passaporto di colore verde che permette ai soli possessori di fare quel che facevano prima. Colpo di genio che la masnada di servi accetta con entusiasmo. Un passaporto digitalizzato che unisce in un unico database i dati di tutti i servi che d'ora in poi, altro fatto miracoloso, saranno un servo solo ma schiavo due volte. Infatti più che drago lo scambiano spesso per un mago. Un mago rompicoglioni molto istruito.
Qualche uomo libero si costringe a ingoiare il rospo e se lo prende pure lui, il passaporto verde, con il risultato che i pochi, veri, libertari diventano una minoranza.
Il Draghetto è felice perché costringe a prendere la medicina tutti i servi (altrimenti moriranno di cacarella acuta) e quindi nella medicina che elargisce ogni tanto ci mette, a loro insaputa, l'ingrediente miracoloso: i servi diventano robot. Qualcuno muore, ma tanto è una minoranza che piace ai dotti, medici e sapienti del Draghistan che credono nel Dio Siringa. Somiglia un po' alle morti sopportabili programmate nelle guerre, quindi che problema c'è?
Il Dio Siringa fa bene a qualcuno (non si sa quanti) fa ammalare altri e uccide qualche sfigato. Si chiamano statistiche mediche, dicono i sacerdoti del Dio Siringa e tanto fa. E aggiungono: se esitono le lotterie che fanno vincere uno su un milione, che volete che sia una mortalità di uno su cinque milioni? Altra lotteria, insomma. Esultate se beccate lo sgrattino vincente, morite se beccate la dose perdente. Spirito sportivo ci vuole. E a chi tocca, tocca.
I libertari, solitamente, alle lotterie non partecipano e comunque si beccano il passaporto verde pure loro. Senza non possono viaggiare, sedere a un tavolo e nemmeno lavorare. E anche qui: vuoi essere libero? Il lavoro è schiavitù, quindi il Draghetto sputafuoco ci fa un favore e non lo apprezzate?
Vedete quante contraddizioni nel Draghistan? Non si parli di regime, però, né di dittatura del Dio Siringa. Questa è una grande lotteria, con tanto di passaporto verde per i più servi del reame. E a chi tocca sopravvivere gioca il più bello e realistico survival horror che potreste mai immaginare e quasi del tutto gratuito. Comunque, non potreste pagarvelo senza passaporto verde. Che sfiga.
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