Un giorno, nell'allegra Terra dei Cachi, arrivò da molto lontano un enorme Dragone Volante, chiamato da Sir Mozzarella, un tizio che pensava di essere superiore alla Dea Democrazia.
Mozzarella aveva a che fare, in realtà, con una masnada di folletti dispettosi che partoriti dalla ninfa Partitocratica, si aggiravano tra i meandri del castello sputando menzogne e rubando da mangiare. Un bel guaio.
Il Dragone Volante, da parte sua, poteva vantare una raccomandazione imperiale emanata dal Principato di Davos che, dominato dalle Elite Cialtrone, voleva imporre le sue mode a chiunque.
Molti cittadini della Terra dei Cachi pensarono che, tutto sommato, fosse meglio un Dragone solo che una miriade di folletti dispettosi e mangioni.
Ma le cose non andarono così. A un periodo di feroce quarantena, seguì il Tempo dei Lasciapassare del Cacchio e questo fece infuriare parecchi cittadini.
Il problema era che ai molti disastri compiuti dai folletti, si era aggiunto il peggiore di tutti: il flagello chiamato Lasciapassare del Cacchio, infatti, pretendeva che solo i siringati dal regime potessero lavorare, viaggiare e persino sedersi nelle osterie.
Tutto ciò mise cittadini siringati e cittadini non sirigati in netto contrasto e ne soffrì l'economia.
Mozzarella andè in esilio e il Dragone, una sera in cui era triste e pensieroso perché aveva finito i cerini e non poteva incenerire il castello solo per fumarsi un sigaro, chiamò a consiglio sia la Strega Fornarina che il Nano Brunettolo.
Quando li vide, la depressione lo fece starnutire ma dalle sue narici uscì una fiammata tale che incenerì tutto il castello e gli sventurati che in quel momento si trovavano all'interno.
Questa favola ha la sua morale: meglio un bel fuocherello che una masnada di parassiti senza speranza. Ogni riferimento a persone e luoghi veramente esistenti è un miraggio. Come la democrazia nella Terra dei Cachi.
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