mercoledì 29 gennaio 2025

Fantasmi nel Draghistan

Devo essermi dimenticato di morire. Oppure, come in certi horror, sono morto e non me ne sono accorto. Poi leggo i commenti sotto il filmato preso da un noto canale Youtube e mi viene un dubbio: non è che le frasi comprese nel comizio sono tutte fandonie? Voi che dire?

 Quanti siamo, qui nel rutilante Draghistan, ad essere vivi, vegeti e anche un po' incaxxati, per non aver seguito i consigli di questo signore? Ma la dittatura sanitaria non ce la siamo dimenticata e allora una domanda sorge spontanea: dove sono, ancora oggi, tanti, cari, giudici che si sono voltati dall'altra parte quando  il signore di cui sopra ci vietava di uscire dopo le 18, di lavorare senza il suo permesso verde (proprio prima delle varie caxxate verdi sul clima)? 

Non è che avesse ragione per forza, anche se certi servetti di regime si alzavano in piedi per applaudirlo ancor prima che parlasse. Vedete, il Draghistan non è solo abitato da tanti fantasmini non sierati che non si sono accorti di esser morti, ma anche da politici inetti, pennivendoli ridicoli e giudici talmente scansa-fatiche da non saper distinguere un dittatore da un draghetto innocente.

 Ecco per quale motivo la dolce Camilla e tutte le altre vittime della dittatura sanitaria non avranno mai giustizia. Qui, nel Draghistan, abbondano i mariuoli ma la giustizia si è chiusa in casa e non esce neppure di mattina. Troppi covidilli in giro. E i dragoni svolazzano ancora liberi, osannati da Madame Uèuè. Ma voi gli credete ancora?

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