martedì 23 marzo 2021

Gli altri che ci restano dentro

 Devo dire che ho ciccato per un mese una ricorrenza che amo sempre ricordare. Quel giorno, di un mese di febbraio 1965,  fu il giorno in cui  il mondo perse la figura allampanata e sorridente di Stan Laurel, un grande umorista, forse il migliore di sempre. 

La mia giovinezza è stata contraddistinta da Stanlio e Ollio, i due comici statunitensi che impazzarono soprattutto negli Anni20-30- 40.

 23 febbraio 1965 ci lasciava Stan Laurel, mitico Stanlio in "Stanlio e  Ollio" - Noi degli 80-90

Da noi, le loro comiche arrivarono ovviamente più tardi e io li conobbi quando erano già deceduti da tempo. 

Come molti altri, grandi artisti, la loro fama e soprattutto, per quanto mi riguarda, la celebrità di Laurel, non avevano confini almeno nella fantasia che, come noto, supera le limitazioni del Tempo e dello Spazio. 

Io penso che esistano, poi, alcune persone magiche. Per magia, intendo la capacità di manipolare la materia e utilizzare l'energia.  Stan Lauren riusciva a far ridere, a mostrare agli altri, il lato umoristico dell'esistenza, quindi era un mago.

Come molti maghi, che sono talmente potenti che ci restano dentro, Laurel è per certi versi immortale. La loro impronta modella una parte della nostra sfera psichica. Gli altri, in genere, li ricordiamo in questa ottica. 


 

Nel post precedente, vi ho confessato l'amore che provavo per la bellissima attrice che qui non voglio nominare. Ovviamente, amo il suo ricordo, l'immagine che ho di lei. Probabilmente, non mi avrebbe neppure visto, incontrandomi, e non per sua scelta. 

La gente fa parte del proprio mondo e il fatto di incontrarli e vederli da lontano, non implica un loro dovere di notarci e considerarci come noi, invece, facciamo con loro. 

Televisione, cinema ed internet, oggi, amplificando la possibilità di vedere chi neppure sospetta della nostra esitenza, ci istruisce ci ispira comunque. Un tempo, questa possibilità era offerta solo dalla fotografia.

Considerando che noi non sappiamo neppure chi siamo e da dove veniamo a questo mondo e a questa consapevolezza e neppure il motivo profondo, figuriamoci se possiamo intuire chi sono gli altri.  

Amore, simpatia o empatia, dipendono da un ricordo passato, oppure da una nostra, semplice, valutazione?

Se una persona ci piace tanto, se la ammiriamo sentitamente o ancora, sentiamo di amarla senza ritegno, ha bisogno, sempre di una spiegazione logica?

Oppure, soltanto, di una giustificazione psichica?

Resta il fatto che gli altri, anche quando non ci sono più, continuano a parlarci ed è la dimostrazione migliore che, come sostiene qualcuno, i nostri morti ci parlano incessantemente. Giustissimo, quindi, celebrarne l'esistenza e anche il giorno in cui hanno salutato questo mondo e, per estensione, tutti noi, compresi quelli che li avrebbero conosciuti dopo.  

Un umorista come lui non poteva che congedarsi con una nota battuta.

All'infermiera che lo assisteva, sul letto di morte, poco prima di morire, disse:

"Mi piacerebbe essere in montagna a sciare, in questo momento!" 

"Le piace sciare, Mister Laurel?"

"No, lo detesto. Ma sempre meglio che essere qui, in questo momento!" 

  Stan and Ollie - The singular and comical life of Stan Laurel

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