domenica 28 settembre 2025

Morte di un videogiocatore

 


Succederà sicuramente. Il survival horror che sto giocando da oltre 60 anni dovrà pur trovare il suo game over, prima o poi. Lo so da sempre che si tratta dell'unico gioco che non si può vincere ma si deve solo perdere. Ma è anche l'unico gioco che si deve giocare per forza. sopravvivere il più a lungo possibile nel Draghistan fa accumulare punti e record ma la vittoria on può arrivare a meno che non si trovi, miracolosamente, l'uscita dal gioco stesso. 



Qualcuno direbbe che non dovevamo iniziare a giocare. forse, eppure era l'unico modo per rendersene conto e allora abbiamo iniziato la partita. Ora siamo in gioco e non resta che giocare.

Avremo una dignità da difendere, l'unica combo in grado di sbloccare una skill particolare. 



Per il resto, ci aspettano trappole, mostri, dungeon oscuri e lande desolate piene di non morti e, quel che è peggio, di non vivi. 

Poi, di colpo, arriverà il game over, e non ci sarà verso di ricominciare un'altra partita dal penultimo salvataggio che, per quanto mi riguarda, arrivò quando avevo otto anni. L'ultimo, invece, arrivò quando ne avevo ventisette. Per due volte ho rischiato di morire ma qualcosa, nel gioco, mi ha evitato ogni guaio eppure vi garantisco che si trattò di due pericoli mortali. 

Non so ancora come mi sono salvato. Ma sono qui, a giocare ancora insieme a voi o contro di voi, chissà. 

Quando finirò di giocare, farò finalmente sul serio. Finito il Draghistan, non dovrà mai più ricominciare. Resterete voi a giocare e lottare. Finito il giocatore, come noto, il gioco rimane e continua.




Nessun commento:

Posta un commento