sabato 20 settembre 2025

Rigiocando The Suffering: Ties That Bind

 


Era il 2005 quando uscì il seguito del precedente The Suffering, a cura di Midway Games e Surreal Software. Il maledetto Torque continua ad avere le sue visioni infernali mentre le forze sputate dall'inferno fanno strage di povera gente ovunque. Questo seguito è molto affazzonato, peraltro molto più votato al semplice sparatutto che l'avventura orrorifica come il precedente . 


Ora vediamo Torque combattere prima in un carcere, poi in una base paramilitare e infine nella città ormai invasa dalle schiere infernali. Niente di che. Il primo episodio aveva un pathos e una carica nettamente superiore rispetto a questo deludente seguito. 

Grafica esattamente come il primo episodio, molto ridotta ma comprensibile e gameplay leggermente più complicato. Alcuni livelli sono una semplice sessione di punta e spara con le armi più disparate contro mostri che non fanno più paura.


Niente enigmi o situazioni particolarmente complesse ,solo sparare a qualunque mostro si mostri al nostro cospetto, e scusate il gioco di parole, e che con una decina di pallottole incassate va tranquillamente di nuovo all'inferno.


Quindi uno sparatutto horror con meno carisma di un frullatore elettrico. Deludente.

Anche se puntualmente guidato dal fantasma della propria moglie, Torque stavolta fallisce la missione. I finali possibili sono due a seconda delle  azioni intraprese dal combattivo detenuto: uno buono e l'altro meno. Del resto, cosa aspettarsi da un tizio che quando si arrabbia davvero diventa lui stesso un terribile mostro?


Detto questo, potete lasciar e nella sua scatola il gioco e godervi un buon libro, scaricato in formato pdf da questo blog. Leggere fa bene anche si deve usare lo schermo del proprio dispositivo adatto a riprodurre il formato in pdf nel quale sono offerti romanzi e racconti.


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