Riaperture?

 Ce lo ricorderemo, sto covidillo e quarantena acclusa, con i vari lockdown o chiusure o confinamenti.

Probabilmente, le care e affettuose sorelle e figlie di Big Pharma dovevano fare un po' di dindi con le siringone e allora ecco che un'influenza molto cattiva ha fatto al caso... che è diventato azzi nostri.

Scherzetti del globalismo che avanza. 

Sapete, una cosa? Non sono più lo stesso, ormai e me ne rendo conto. Un anno passato ad affacciarmi dal balcone, senza cantare o battere le mani, mi ha cambiato. E non ce la faccio neppure a tornare a prima. Come prima, più di prima (non ti amerò).

Sento di dover fare pubblica confessione di cosa ho fatto in questo periodo di chiusura.

1- Riordinare l'intera collezione di cd e dvd di vario genere, dalla musica ai film, ai videogiochi.

2-Fare la spesa e cucinare, tra un videogioco e l'altro.

3-Guardare i siti porno con puntualità e notare tutti gli aggiornamenti (non lo saprete mai se mi tocco oppure no).

4-Mandare a fare in culo datore di lavoro e legge Fornero annessa.

5-Fare la spesa quotidianamente. Piccolo inciso: unico sistema consentito per non perdere d'occhio le bellezze femminili dal vivo di un supermercato, anche con la mascherina.

6 - Constatare che i poster di Belen non riescono a sostituirne la presenza fisica neppure in sogno.

7-Saccheggiare Youtube e guardare ogni filmato fino a non poter tenere gli occhi aperti e quindi andare a dormire.

8-Grandi dormite, sognando Belen.

9-Constatare che la solitudine ha un difetto enorme: ti costringe a pensare.

10- Recensire videogiochi.

 

Non so se tutto questo basta a giustificare una vita di tipo corrente e comune. 

Non ho volutamente inserito "gestire un blog" perché non lo faccio in modo professionale. Del resto, non mi rende un fico secco, quindi per quale motivo dovrei gestirlo in modo professionale? 

Vi giuro che fino a poco tempo fa, su internet si vagheggiava di gente che era diventata milionaria con un blog o con un video-blog, tramite il Tubo. Potrei farvi i nomi. Secondo me, è un'invenzione di qualche buontempone. Se così non fosse, non ci darebbero la possibilità di editarli gratuitamente, vi pare?

Mi fanno pagare ancora il pane. Dev'esserci qualcosa che non torna e che, comunque, io non ho capito.

Allora, il Draghetto Volante ha stabilito che si possa riaprire, inviando studenti di ogni ordine e grado a scuola con l'ovvia preoccupazione dei presidi che non capiscono come diavolo potrebbero mantenere le distanze. Mi viene il dubbio che il Draghetto non abbia mai visto una qualunque classe scolastica italiana.

Nel frattempo leggo di follie come il pass vaccinale e altre dolcezzee ereditate dal pregiato e schifoso verbo di Davos. Fosse per me, li ricovererei in clinica psichiatrica.

Sì, sono dittatori ma non stanno bene. 

Ormai, non sto bene neppure io, ve lo confesso. Esiste un tempo prima del covidillo e un tempo durante, in attesa di un tempo dopo il covidillo.  Non so se ci sarò, come entità biologica.

Sto cercando di elaborare un percorso logico del ciclo di vita, o attività che dir si voglia, di una mascherina. Sento di doverlo fare prima di lasciare questo mondo.

Presto entrerò in un mondo virtuale di mia scelta, lasciando questa vecchia carcassa a marcire qui. Devo cercarlo bene e sceglierlo con oculatezza. Non ci dovranno essere politici, per esempio. E neppure dittatorelli da strapazzo, tipo quelli che conosciamo ora, e peggio ancora quelli che conoscevamo prima.

Ce la farete ad andare avanti senza leggere questo bloggherello?

Magari, per uno o due di voi, serve a qualcosa. 

Siamo su Scherzi a Parte ma non ce lo dicono nemmeno più.