mercoledì 19 novembre 2025

Mamma, aiuto, ho ritrovato il tesoro!

 


Ma il Draghistan non mi paga. Questo il senso dell'avventura di un signore che dalla zia ha ereditato un cassetto pieno di lire, una cifra enorme. Ma il Draghistan non vuole convertire in eurozzi perchè il limite legale sarebbe scaduto e al povero ricco non resta che fare causa a questo rutilante regime di zombie famelici. 

Cito questa vicenda per ricordarvi dove viviamo, noi, poveri draghistani, con buona pace del Greg che continua a chiamarci inferiori perchè lui sverna in Venezuela e prima che arrivi lo zio Sam con i suoi cowboy a rovinargli il paesaggio idilliaco di spiagge perennemente dorate dal sole. 

Beh, mai causa potrebbe essere più divertente se non fosse che i magistrati, nel Draghistan ,sono strettamente amiconi dei politici pur facendo finta di litigare continuamente. 

Ecco, diciamo che nel Draghistan chi litiga è comunque un grande amicone. Prendete Fata Melona che durante i suoi volteggi tra atlantismo puro, amicizia con i commercianti di giocattoli, e i rodimenti di una base stanca di vedere che si demoliscono sanità e diritti dei cittadini per mandare giocattolini al nazi di Ucraina, qualche volta incorre in spiacevoli equivoci. 

Che ingrati. Questi cittadini non sanno che da qualche tempo i nazisti sono diventati buoni. Non si aggiornano con le novità storiche, che un tempo venivano chiamate revisionismo ed era una brutta parola. 

Il Colle, uno tra i tanti di Roma, pare comunque che sia entrato in rotta di collisione con la nostra volteggiante Fata, ma pare soltanto. Oggi i rutilanti mezzi di informazione e propaganda del Draghistan dicono che sia il Colle ad essere sotto attacco. Boh, che devo dirvi, ma me pareva che le sante e pie istituzioni del Draghistan fossero ben coese e felici assieme. 

Bisogna stare attenti a parlare dei colli di Roma perchè esiste nel Draghistan il diritto reale a non essere vilipeso se abiti su uno di questi colli. Puoi dire e fare quel che vuoi ma guai a criticare ferocemente queste faccende. E non citate gli articoli della Carta, specie a casaccio, perchè non interessano più a nessuno. Prova a dire le cose che il regime non vuole e te ne accorgi. Altro che libera espressione, ma de che?

Ma in fondo noi draghistani siamo felici di questo bel regime che ci rovina di continuo la vita. Ci annoieremmo, senza. E spiace sentire quelli che vorrebbero altri capi di stato al posto di quelli che adoriamo. 

Poi, basta imparare le canzoncine o gli slogan che il regime insegna tramite tele e stampa. Per esempio, dagli al russo cattivo, oppure ama l'ucraino tuo come te stesso, o ancora, non avrai altro dittatore all'infuori di me eccetera.  

Non c'è nulla di più faticoso e ingombrante della libertà e della ricchezza. Poveri e oppressi dobbiamo essere o diventare se non lo siamo già,  e la vita ci sorriderà di nuovo. Basta crederci e ripeterlo insieme prima di dormire.


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