Roba da non credere dove poteva arrivare, e creare, la presenza strabordante di ormoni nella carne di pollo. All'insaputa dello stesso, intendiamoci, che viveva senza sapere che fine avrebbe fatto, poveretto. Veniva nutrito da semini ed estrogeni, magari oltre alla solita quota di antibiotici per non farlo ammalare, dato che, come noto, il bestiame che si ammala non può essere venduto e deve essere abbattuto e incenerito. Ma tutto questo era prima del 1996.
Ora, questo problema riguarderebbe voi carnivori. Io sono vegetariano e quindi mi limito all'assunzione degli ormoni via vegetali che devono essere per forza meno potenti degli altri, quelli di cui si ingurgitavano gli animali allevati. lo dico per esperienza e ragionamento.
Questa incredibile situazione che interesserebbe tutti meno i magistrati all'ascolto per cui la qualità del cibo che ci propinano, evidentemente, non interessa, oppure, come me, leggono l'intelligenza artificiale di sor Google, dalla quale copio e incollo:
- Divieto legale: L'uso di ormoni, inclusi gli estrogeni, è vietato per legge sia in Italia che nel resto dell'Unione Europea dalla direttiva 96/22/CE del 1996.
- Controlli regolari: Le autorità sanitarie effettuano controlli a campione per garantire che la carne di pollo immessa sul mercato sia conforme alle normative.
- Antieconomicità: L'uso di ormoni sarebbe antieconomico per gli allevatori, poiché il ciclo di vita del pollo è troppo breve per giustificare l'uso di tali sostanze.
- Miglioramento delle tecniche di allevamento: La maggiore dimensione e peso dei polli moderni rispetto al passato è dovuta ai miglioramenti genetici, nutrizionali e delle tecniche di allevamento, non all'uso di ormoni.
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