martedì 25 novembre 2025

Una tana nel Draghistan


 Titolo meno poetico di una casa nel bosco. Eppoi, i miei figli sono stramaggiorenni e fanno quel che vogliono loro, non certo quel che pretende un tribunale. 

Certo che fa rabbia quel che significa per quei genitori farsi portare via i figli, un atto disumano e crudele. Ma, io che sono un sorcino rintanato nella mia tana nel Draghistan, mi chiedo sinceramente chi cavolo glielo fa fare, a un' inglesina e un australiano, di venire a vivere in questa landa pericolosa e desolata, terra di dragoni incazzati.

Qui che vengono a vaccinarti pure appena nato con 12 pere 12 a meno che non ti scegli una scuola parentale. qui che ti trattano come uno schiavo e infatti agli schiavi non era concesso neppure di tenersi i figli, e qui che hai a che fare con i draghi per tutta la vita, se non ci sei portato, non reggi neanche un tribunale. 


Ma per quale dannato motivo uno straniero deve venire qui? 

L'unica, vera, domanda che non hanno fatto al papà, ora solo e solitario in quel bosco. Nel frattempo, resto rinchiuso nella mia tana con due computer, una piccola console e un pad e gioco come mi pare non ammettendo obblighi da nessuno. Tantomeno se fatti a forma di siringa.

Come dire, mi faccio i fatti miei e lascio vivere gli altri nel più puro istinto di libertà.

Un giorno me ne andrò dove mi sento meglio, oppure resterò qui a giocare il mio survival horror dal vivo. Chissà. 


I boschi sono scomodi, io sono tipo da supermarket. Meglio le tane ben attrezzate.

Intanto vi rispondo perchè ci resto io. Sto aspettando una pensione dopo 35 anni di lavoro e devono darmela perchè ho versato un sacco di soldi. Ottenuto il mio trattamento previdenziale ,me ne andrà dove mi pare con o senza la mia dolce metà. 

E voi, amici dei dragoni, continuate pure il vostro ruolo nel survival horror, tanto paura non me la fate certo. Urlerete voi, se solo vi guardate allo specchio. 


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