domenica 13 novembre 2022

Domenica: calcio e videogame

 


Non chiamatemi noioso, ma cosa fare, di meglio, la domenica? 

Mio padre si dilettava con la pasta all'uovo ottenuta da una macchinetta di acciaio lucido. Ci metteva circa due ore per un buon chilo di fettuccine all'uovo che io divoravo, la mia parte consisteva in circa un etto e mezzo, con grande impegno. 

Poi, si ascoltava la partita per radio (era la radio di Tutto il Calcio Minuto per Minuto) che iniziava però dal secondo tempo. Dalle diciotto, la RAI trasmetteva una partita di Serie B, poi una di Serie A, alle diciannove, di solito il secondo tempo. Prima, era stato mandato in onda Novantesimo Minuto con molte cronache di partite appena concluse. La sera, la Domenica sportiva con le sintesi di tutte le partite di A e un paio di B. 


Questa era la domenica degli Italiani. Oggi pare preistoria con il calcio trasmesso, seppur a pagamento, quasi ogni giorno. Dei tempi di mio padre, deceduto nel 1997, rimpiango quasi tutto: dal sapore dei cibi, a quel tipo di calcio trasmesso con orari di acciaio puro che venivano sempre rispettati per garantire la regolarità dei campionati.



 Niente scommesse: solo Totocalcio prima e Totogol poi. Ci si divertiva ugualmente. Poi, i primi Commodore 64, Amiga, e infine i personal computer per il gioco, specie i 486. C'era il Dos4 e Window era solo una scrivania in aggiunta.

 


Non sembra neppure il passato: sembra un altro pianeta. Potete pensare che rimpiango quasi tutto di allora, e avreste ragione. Oggi, questo sapore di vita stantia non mi convince per niente. Ho molto di più ma minor gusto per la vita. E nemmeno un Hurrà Saiwa per consolarmi. 

Parlo di videogame perché la mia adolescenza iniziò con il primo Doom. Tutto qui. Scusate se è poco. 



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