Cari amici e lettori, credo sia ora di una nuova favola. Dopo la Saga del Draghistan, l'ex Belpaese ancora Draghistan è governato da una fatarella che svolazza tra Roma e Ueuè, un posto assai pericoloso sospeso tra Bruxelles e Strasburgo, una specie di portale dimensionale.
Fata Melona era di destra, un po' sovranista e nazionalista però sapete com'è: il fascino di Ueuè è talmente potente che una volta che andò a stringere mani in quel posto, prendendo anche tanti calci in quell'altro posto, la fatarella pensò bene di scordarsi le promesse elettorali e andare a scodinzolare di là.
Intanto le navi che solcano il Mediterraneo, continueranno a solcarlo in santa pace perché così vuole il Califfo Soroso. E amen.
Intanto le multe per i renitenti alla siringona resteranno e amen.
Intanto i vecchi resteranno al lavoro e i giovani per strada, in attesa di un posto di lavoro. il vecchi ocapitale lo esige e le fate obbediscono.
E resteranno pure le ginuflessioni a Ueuè perché vanno di moda e perché il miele del vero potere è proprio lì. Le fate, per fare carriera, devono essere simpatiche al miele e non certo ai cardi spinosi di casa nostra. Il Draghistan è pur sempre terra cononizzata dai Cow-boy Mmericani e quelli comandano anche su Ueuè, altro che cetrioli.
Questa favola ha una morale: se una fata in campagna elettorale urla ai quattro venti di essere atlantista, in realtà obbedirà sempre ai Comboy Mmericani. Gli elettori non li sente nessuno, nè a destra e tatomeno a sinistra. Fanno solo comodo durante la campagna (elettorale). In città, chi se ne fotte.
VI PIACCIONO TANTO LE FANTASIE ELETTORALI CHE NON SI REALIZZANO MAI?
PASSATE ALLA FANTASCIENZA VERA, VI COSTA MENO, SOLO 5 EURO!
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