Le riviste di informatica hanno ancora un senso?

 Tra le tante vittime delle ricorrenti crisi finanziarie a cui siamo abituati, oltre alla spietata corsa tecnologica in corso, ci sono le riviste di informatica e soprattutto le riviste che trattavano l'argomento dei giochi per pc e per console. 

 

Erano una ventina, ora rimane in edicola The Games Machine. Tra le riviste generaliste, campeggia sicuramente Win Magazine, con annesso un dvd di programmi e qualche giochillo. Mi perdoneranno gli altri, ma sono poca roba. 

Sono cresciuto a pane e riviste di informatica. Il Mio Computer, K, PCUltra eccetera. I loro dvd e cd regalavano anteprime e giochi completi chiaramente compresi nel costo della rivista. Erano il gratis di allora perché si poteva leggere a pagamento ma giocare gratuitamente.

 

Internet ha soppresso i dvd e quindi la velocità di banda impedisce, di fatto, all'utenza ad avere giochi gratuiti allegati alle riviste. La stessa TGM, ormai, manda in edicola il giornale senza allegati digitali.

Questo articolo è quindi a uso e consumo dei giovani che non potranno più attendere il mega-numero di Natale con due dvd pieni zeppi di giochi e di anteprime al costo della normale rivista.

 

Ora, fallito anche il progetto di Stadia, è ovvio che l'industria ludica dovrà ripensarci e ripensarsi. 

Nella rete trovate le versioni ora completamente on line di Giochi per il mio computer ed altri. Alcuni scrivono ancora su Games Village.

Altri sono semplicemente invecchiati, come me, a giocare in solitaria o multiplayer ricordando i tempi passati. La tecnologia è anche questo: taglia le vite di alcuni a vantaggio dello sviluppo di altri, soprattutto canali di video come Tik Tok e simili, che io non posso apprezzare.

Avere una rivista ipercolorata tra le mani e un supporto digitale che era una specie di scrigno delle meraviglie da scoprire, non aveva prezzo veramente. 

Non è una battaglia di retroguardia, tranquilli. Non è neppure una battaglia. Quasi passata anche l'epoca dei blog, tra cui questo. Vedrete che presto, i server che ci ospitano elimineranno questa e altre pagine. La memoria, per lor signori, è molto pericolosa e cercano di relegarla nei polverosi archivi nascosti ai più.

In realtà, la stampa costa troppo, come la carta e nno parliamo del costo del trasporto nelle edicole. Ora l'editoria è anche i ncrisi perché il mercato dell'editoria tramite internet comprende tanti, validi, autori al di fuori dei recinti ufficiali, come quello che spesso vi racconto. 

Io lotto per restare nella vostra memoria individuale. Ricorderete chi e cosa era un videogamer dopo la mia fine biologica. Una sfida forse inutile, forse no. Una sfida partita con i floppy-disk che erano i supporti sui quali giravano i primi giochi, prima dei cd e dei DVD.

Dovreste ragionare se e a cosa può servire la memoria. Se non ci arrivate, provo a dirvelo io.

Senza memoria, siamo solo un soffio di vento.   

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