Come sapete, dopo una vita di lavoro dipendente, mettendo da parte una cifra non inferiore al 30% della retribuzione, io sono riuscito a fanculizzare la Fornarina (non voglio dire l'amante di Raffaello) che avevo pensato bene di farmi morire sul posto di lavoro. Me ne sono andato cinque anni fa, ma sarei dovuto restarw fino a 67 anni cioè tra cinque anni. Se permettete, la cosa non mi andava giù per nulla. Inoltre , a parte i miei risparmi, dopo le dimissioni e anni due e tre mesi, sono arrivati i dindi del trattamento di fine rapporto, volgarmente chiamato TFR.
Questo è l'insegnamento che vorrei inculcare nelle testoline dei giovani: dovete sempre risparmiare o sarete ostaggi dei dignitari del Draghistan che ovviamente quel che bramano è schiavizzarvi mentre si riempiono la panciona. Nel rutilante Draghistan, che alcuni chiamano ancora Italia, accade che la gente è sempre più povera, spende sempre di più per mangiare e pagare salatissime bollette e per di più mantiene una classe di parassiti che, proprio notizia di oggi, si aumentano gli stipendi. Pertanto mentre vedo gente schiattare sul posto di lavoro, io da cinque anni gioco soltanto. Non rubo niente a nessuno mai, vivo di mio. Ma ricordatevi: solo il risparmio vi rende liberi, non cedete alla tentazione della vacanza facile, del cibo costoso, del gadget carino.
Se guadagnate 1000 euro, trecento li dovete lasciare sul conto, punto. non esiste emergenza, non esiste tentazione e non esiste niente di niente. Se non lo fate ,vi preparate una vecchiaia di povertà e di sofferenza. Questa è stata la ricetta che mi sono imposto fin dai 19 anni. Ho lavorato a nero come tutti (erano gli Anni 80). Con i mutui fatti, ho potuto acquistare una casetta fuori città; rivendendola, ho preso con mia moglie un appartamento in periferia di Roma. Oggi vivo a casa mia e non mi manca niente dopo circa 39 anni complessivi di lavoro. Il lavoro serve, poi c'è la libertà come ricompensa. Questa è la mia esperienza, e questa vi regalo sul blog. Quindi ,con i risparmi di una vita, vivo videogiocando. Ma come vivevo mentre lavoravo? Cioè come potreste fare voi, oggi, nel mettere da parte un terzo della retribuzione ,comunque sempre troppo magra?
Prendiamo un giovane laureato. Studia da ben 25 anni grazie ai genitori. Trova il lavoro che può a circa 1200 euro al mese e vuole uscire da casa. Si mette a cercare un piccolo appartamento nella cinta appena fuori la grand città che volete, purché sia collegata da un treno regionale leggero oppure bus diretto. Quindi la acquista facendo un piccolo prestito o mutuo con le Poste. Non vi dico frottole perché vi linko un caso del genere. Se possibile meglio prenderlo in contanti (ringraziando il papà). Inizia poi la battaglia con i fornitori di servizi e il condominio ma qui serve soprattutto molta pianificazione e fortuna, come in ogni battaglia. Mettiamo che il nostro ex studentello o studentella abbia un amore e vada a viverci insieme, quindi con un altro lavoratore a 1000-1200 euro al mese.
Entrambe si impegneranno per mettere via i loro trecento euro a testa anche se dovesse arrivare un figlio. Se l'ho fatto io, potete farlo anche voi. considerate che mio padre era un impiegato e mia madre una casalinga. Dal loro esempio, fatto di una vita di sacrifici, ho imparato a sopravvivere nel Draghistan che, dagli Anni 70-80 in poi è sempre peggiorato.
Non fatevi tentare dal luccichio di una vita falsa e immorale. Quel che vi serve è cibo, un vestiti per non avere freddo e un tetto sulla testa, magari da dividere con un altro essere umano che vi ama e vi rispetta. Non esiste altro bene paragonabile a tutto questo. Ovviamente, guadagnando molto più dei trecento eurozzi da mettere nel salvadanaio ogni mese, potreste permettervi qualche soddisfazione in più. Ma ricordatevi che il regime vi ricatterà sempre e comunque puntando sulle vostre debolezze o mancanze. Altrettanto ovviamente ,se vi mettere a lavorare per meno di 1200 euro vi scavate la fossa da soli. Il vostro impegno non può valere meno, sia da laureati, sia da diplomati, sia da non titolati secondo i programmi ministeriali.
Questa è l'esperienza che posso trasmettervi da un blog. Poi esiste l'arte di fare la spesa senza farsi rapinare. Esiste l'arte di dotarsi di telefonino e computer senza fari derubare. ho preso entrambe con una spesa inferiore a 500 euro due anni fa: un portatile HP e uno smartphone Motorola nuovi. Con Iliad spendo 6 euro al mese per internet oltre i miei bisogni e chiamate senza limite. riesco persino a pagarmi DAZN senza problemi. Vi sembro povero e disperato pur avendo lasciato il lavoro a 59 anni? Per leggere, la mia passione ,prendo libri gratis solo nei punti di condivisione dei testi usati e soprattutto leggo i meravigliosi romanzi e racconti da QUESTO BLOG e gratis!!! Li scarico sul telefonino e se voglio me li stampo con pochi euro per avere un libro da sfogliare.
Questa è la mia vita di ultrasessantenne, decidete cosa volete fare da grandi e da vecchi e fate voi. Potreste avere altri hobby rispetto a me, che vivo giocando, certo. Io ho detto la mia, tutto qui.
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