Nel mio survival horror dal titolo Vivere nel Draghistan, ho dovuto affrontare e vincere varie minacce, e talvolta ve ne offro la cronaca sincera e affidabile su questo blog.
Il Draghistan è un bruttissimo posto dove fin da piccoli ci inculcano un sapere in gran parte fasullo. I genitori ,spesso inconsapevolmente ,sono portati a raccontarci frottole, mentre più tardi se ne occupa la scuola e i programmi ministeriali: potremmo riassumerli con la promessa di diventare bravi schiavi, soprattutto schiavi. Intendiamoci: nessuno è autorizzato a far male agli altri ma non perché ce lo dicono le leggi fasulle del Draghistan. Infatti, le leggi fasulle del Draghistan si smentiscono a seconda del vento che tira.
Vivere nel Draghistan significa cedere al ricatto costante delle Elite planetaria. A proposito: la cultura del Draghisn è una barzelletta, di quelle che non fanno ridere. La storia è un'altra: quella che non ti raccontano.
La nostra origine come esseri umani è un'altra e non la conosciamo. Siamo qui, in definitiva, per lavorare come schiavi, e questa verità non te la dice nemmeno il prete in chiesa. Insomma, questo è il Draghistan. Senza contare che secondo la chiarissima Scienzah (non si tratta di u refusillo) il posto dove siamo nati, mangiamo, ci riproduciamo e giochiamo su pc o console sta, proprio ora, girando intorno al Sole alla folle velocità di 107210 km intorno al Sole. Ma non ce ne accorgiamo. Lo stesso luogo ruota su sè stesso alla velocità di 1668 km orari ma noi non ce ne accorgiamo. Praticamente, ci fanno ruotare a nostra insaputa.
Metteteci la balla di Dio che ci ha creato per amore e completate l'opera. Proprio perché ci amiamo tutti, si sono combattute due guerre mondiali oltre quelle minori, non meno sanguinose. Si torturano le genti per amore. Si uccide solo per amore e per mangiarsi i poveri animali ovviamente. Ragazzi, questo è il Draghistan non la trama di un survival horror differente.
Anche se volete arrivarci senza far male a nessuno, in amore e in pace con il mondo, intanto vi beccate undici pere undici per decreto di Lorenzina dal Draghistan. Se eravate, come me, già vecchiarelli nel 2020, vi beccavate l'obbligo di altre tre pere in aggiunta. Altrimenti non lavoravate e dovevate, per somma di crudeltà, bere il caffè in piedi.
Normalmente, dopo l'infanzia, dovete studiare almeno 18 anni a spese dei genitori per poi, se siete fortunati, lavorare altri 43 anni per percepire una pensione da fame. Questa è l'unica garanzia che il Draghistan vi offre oggi, e potrebbe andare peggio in futuro.
Ragazzi, non è fantasia di un videogamer malato di ludopatia QUESTO è il Draghistan e noi ci siamo dentro con tutte le scarpe.
In questo luogo, internet può costituire un rifugio ma anche una bella trappolona. I migliori canali vi propongono abbonamenti e quote da sottoscrivere per imparare cose che probabilmente sapete già o vi racconto gratis io, su questo blog. Stateci attenti. Anche le belle faccine tanto rassicuranti devono pur campare ma lo fanno a spese di altri e questo non va bene. Per scrivere gratuitamente quanto mi passa per la cabeza, ho lavorato 35 anni dentro una specie di prigione che aveva le sbarre alle finestre e non scherzo.
Ho messo da parte i soldi sufficienti a campare nella seconda parte della mia vita quando ormai mi fa male tutto meno il muscolo che utilizzo di meno, anzi per nulla. In attesa della grazia della notissima Strega Fornarina, i miei soldi, ovvero 35 anni di contribuzione, me li cominceranno a dare se sopravvivo altri cinque anni, altrimenti nisba, se li pappa il Draghistan. Che bello, vero?
Non dimenticate mai dove siete e guardate che qui tirano a fottervi con tutta l'anima. Comprese le belle faccine. Se una cosa è gratis dev'essere senza costi veramente, come questo blog e il blog di uno scrittore che regala veramente le sue opere, senza trucco e senza inganno.
Basta cliccare e sul banner qui sotto e guardare, sulla sezione di destra, quali sono i link attivi sulla colonna delle opere mostrate. Si tratta di un tizio rifiutato dall'editoria di regime e quindi preferisce regalarvi le sue opere invece di nasconderle al mondo. Voi cosa fareste al posto suo? Ecco per quale motivo vi dico di far attenzione su quel che trovate su internet. Poi, fatti vostri.
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