Ebbene, ci sono tornato. Sono tornato nell'inferno di Chernobyl dopo il primo Stalker, gioco del 2007, con Stalker2. Il primo gioco fu appunto Stalker: Shadow of Chernobyl, ed è quello che ho giocato io. Ne sono seguiti altri due: sottotitolati Clear Sky e Call of Pripyat nel 2008 e nel 2009. Poi il nulla fino al 2024 con questo fantasmagorico Stalker 2: Hearth of Chernobyl.
Uscito il 20 novembre, su Steam costa poco meno di 60 euro. Lo sto giocando, quindi vedete un po' se vi conviene spendere questi soldoni per far lievitare il gradimento di GSC Game World. Le recensioni di altri utenti sono molto positive, io sono alla terza ora di gioco, pertanto vi dirò la mia.
Partiamo con una gameplay che mischia lo sparatutto con il survival horror puro. Mi dicono che i finali saranno un po' a sorpresa perché la storia non è lineare e quindi cambieranno a seconda delle nostre scelte. Vi dico subito che il nostro alter ego soffre il sonno, la stanchezza e la fame oltre alle ferite e le maledette radiazioni. Per ora, niente multiplayer anche se ci promettono che chi ha acquistato il gioco lo riceverà gratis tra un po'... vedremo.
All'inizio, esattamente come nel primo Stalker, viaggiamo su un autocarro malmesso che finisce fuori strada. La danno proprio a tutti la patente. Da qui in poi, iniziano i guai. Nel gioco ci sono un sacco di personaggi e di dialoghi, oltre alla solita quantità di radiazioni. Intanto dobbiamo raggiungere un bunker di scienziati ai quali consegnare uno scanner. Roba semplice, sembra. Siamo armati di una rivoltella (oltre a un coltello per il corpo a corpo) che fa un po' pena ma un bazooka era forse troppo ingombrante per la passeggiata che ci attende. In fondo siamo solo ai confini della Zona. Mi dicono che il mondo sia aperto, quindi libero da esplorare ma ci credo poco. Comunque, la mappa ci aiuta parecchio.
Non vi tolgo la sorpresa svelandovi altro se non che il gioco appare decente almeno come grafica e come fluidità dei fotogrammi. In giro troveremo sempre qualcosa di utile da raccogliere, quindi aguzzate lo sguardo perché i primi minuti di gioco sono al buio. Vedrete una specie di scintillio svolazzarvi intorno e nel gioco si chiama anomalia. Beh, buon viaggio nella Zona.
Requisiti pesantucci: Win 10 o 11 x64 con un Intel Core i7 e 16 GB di Ram almeno. La scheda video potrebbe essere una Nvidia GeForce GTX 1060 e il gioco pretende ben 160 GB di spazio libero sul disco fisso. Costa meno una vacanza alle Maldive. In definitiva, sono contento di averlo acquistato? Sì, però mi aspettavo di meglio. Una risposta definitiva quando lo finisco, parola.
Ricordatevi che se volete leggere qualcosa che non siano i dialoghi in italiano dei videogiochi, potete cliccare sulla simpatica monella che vi accompagna nel blog del mio scrittore preferito. Ma solo se lo meritate e non vi mettete le dita nel naso.
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