Ci stiamo abituando a cambiamenti epocali. Tra poco, vorranno farci dominare il mondo tramite un microchip infilato dove potete immaginare facilmente. Il digitale sta diventando una sorta di dittatura quotidiana e per valutare appieno quel che comporta, cominceremo a capirlo nei fatti quando tenteranno di toglierci il denaro contante. E ti pare che il Draghistan non debba fare da apripista mondiale di fronte a questi esperimenti di rivoluzione, in peggio, sociale?
Bene, torniamo a bomba, alla crema se possibile. Il pistacchio, tenetevelo per i gelati. La televisione è già una sorta di oracolo e per giunta ha la funzione di megafono del regime draghistano. Per questo principale motivo, la RAI non diventerà mai privata. Con questa scusa, quel che produce e manda in onda la RAI è gratuito a parte il canone che si paga. Oltre a un oceano di pubblicità.
Vedremo dunque come sarà Mux l'ultima creatura del digitale terrestre di marca RAI. Per la verità appartiene a Ray Way, una società esterna. A noi non frega nulla ma tant'è. Sono andato su Wikipedia a cercare notizie, lo ammetto, anche perchè l'ultimo pensiero che ho la mattina è la RAI con tutte le sue brilluccicanti quanto inutili trasmissioni proposte a ogni ora del giorno e della notte e che dobbiamo pagare tramite la bolletta elettrica.
La signora Wiki ci informa che a differenza del vecchio Mux1, che era differenziato per regione, ora ci sarà un Mux nazionale o quasi. Se vi interessa, l'elenco lo potete visionare a questa pagina.
Quindi, ricordandoci del canone obbligatorio, perché le dittatura costano, cari signori e teleutenti, il buon Mux lo pagheremo anche se non ce ne fotte un emerito. Bello il Draghistan, vero? Anche il tutto apparentemente gratuito si paga con la luce. Beh, la chiamano demokrazia anche questa, nel Draghistan. Se volete saperne di più, il sito di Ray Way è questo, divertitevi.
Io la tele la guardo pochissimo e guardo quel che preferisco pagandolo per libera scelta. Per esempio. DAZN, Netflix o Prime la televisione di Amazon. Ora, mi tormenta un quesito: se nella madrepatria dei carissimi cow-boy si paga quel che si vede e si sceglie di vedere, per quale dannatissimo motivo noi, colonia del Draghistran, dobbiamo pagare obbligatoriamente una serie di canali di stato che per giunta non vorremmo vedere? Voi potete rispondermi? Io mi sono risposto: le colonie sono sempre svantaggiate riguardo la madre patria. Tutto qui. E buon Mux a tutti.
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