mercoledì 27 novembre 2024

The Sim la serie che ci fa capire tanto ma tanto ma tanto

 


In origine fu Will Wright a creare per Maxis, pubblicato da Electronic Art, The Sim, un videogame di simulazione di vita. Esattamente come nel mondo reale, o presunto tale,  personaggi differenti che nascono, vivono e muoiono. Il tutto a partire dal 2000. Sono seguite varie puntate, è stato un grande successo. Non lo amo granchè ma ne devo parlare per farvi capire come siamo messi. 



Voi sapete già che io seguo un sirvival horror dal vero, nel quale sono io il protagonista e devo sopravvivere in un mondo da incubo. il nostro. Mi date torto? Pensate sia un idiota? Potrebbe pure essere ma sarebbe un altro sim-personaggio. 

The Sims è inquietante perché parla di noi. come si potrebbe altrimenti simulare una vita se non fosse già una simulazione di suo anche la vita cosiddetta reale? Ragazzi, lo afferma la fisica quantistica quando ci descrive l'universo come un ologramma. Un ologramma è un gioco di luci ma chi sta giocando con la luce e con noi? Ci pensate o no?



Una serie di dei? Dei che videogiocano? Devo ammettere, nella mia personale e infinita modestia, che non sono un dio anche se videogioco. Ho troppi doloretti e problemi pratici per essere un dio.  E allora, chi cacchio sta giocando con me e con voi altri?

Ricapitoliamo. Sappiamo di essere nati da una donna per mezzo del gentile (si spera) interessamento di un uomo e fin qui ci siamo. Anche loro sono stati costruiti in tal modo a quanto ne sappiamo. Dopo di che ci siamo nutriti, siamo cresciuti e persino riprodotti in altri sim bambini. Quindi, dopo una vita di studio, lavoro, e pagando tante tasse, moriremo. Siamo un gioco per deficienti? O siamo sim-deficienti pure noi?


La questione non mi pare secondaria ed è il rodimento quotidiano di questo personaggio che sta vivendo in un survival horror nel profondo Draghistan. Insieme a voi. Ditemi un po': giocate o fate sul serio? Pensateci.  


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