Il calcio. Parlo del gioco che condiziona la vita quotidiana e che, per giunta, è diventato un'industria di primo livello, indotto incluso. Girano miliardi in carrozza. Per noi si tratta di pensare ai guai della Maggika, per gli amici Roma, squadra tartassata dal palazzo da sempre e ora anche in grave crisi di anemia tecnica.
Ogni tifoso lascia un pezzo di cuore alla propria squadra, persino i frequentatori di Formello, che saluto. Stare dietro a un uccello che vola sullo stadio è di per sè impresa che io ritengo scomoda a dir poco e degna di nota. Povera aquila, ma che male vi ha fatto?
Detto questo, la domanda che vorrei risolvere è la seguente: ma visto che il calcio ci fa penare anche nella vita quotidiana e ogni maledetta domenica, oltre ai maledetti venerdì e sabato e lunedì, è il caso di giocare ai browser game calcistici e, ancor peggio, ai giochi calcistici da giocare in solitaria? Insomma, chi ce lo fa fare?
Dato che mi occupo di videogame, devo rendervi conto delle mie carriere. A Top Eleven vinco campionati da due edizioni. Le coppe sono più ostiche. A Trophymanager sto per conseguire, finalmente, e dopo aver sudato sette tastiere, la promozione in Serie C1. Utilizzo un 4-4-1-1 con gioco sulle fasce. L'organico ridotto all'osso per non finire in bancarotta.
In single player mi sto beando con soccer Manager 2025 scaricato gratis da Steam e potete leggere la recensione sotto questo post, un po' più in basso, basta scorrere la rotella del mouse.
Se DAZN costa troppo e per giunta non trasmette più le coppe, se la nostra squadra del cuore e del fegato fa ridere polli, pulcini, pulci e galline, se gli arbitri diventano ciechi e la VAR fa cilecca, perché mai dovremmo continuare a impazzire dietro un gioco calcistico? Chi cacchio ce lo fa fare?
Vi dico la mia: lo faccio per sfogarmi. Dato che penso che i manager veri, quelli pagati milioni, siano più deficienti di uno che indossa la mascherina chirurgica all'aperto, oppure in automobile da solo, allora glielo faccio vedere io come cavolo si gestisce una squadra. Avete capito? Si chiama emulazione, per giunta isterica.
L'unico modo per vedere i miei giocatori alzare una Coppa dei Campioni. Vi par poco? Non a caso, risolvo così un sacco di questioni non secondarie, come trovare la donna dei sogni, per esempio la regina degli Elfi in Age of Wonder, oppure apprezzare la libertà di un buon gioco di ruolo come Deus Ex. Quando sono nervoso, ricomincio a blastare demoni su Marte con Doom.
Detto questo, giocare è come partire e non tornare. Sì, lo so, che non va bene per tutti ma troppo vino fa male, gli stupefacenti e i farmaci peggio e il fumo proprio no. Cosa rimarrebbe? Ditemelo un po' voi...
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