martedì 19 novembre 2024

Le bombe sono belle, milioni di milioni....

 




O forse no. Vedete l'immagine di una pubblicità di tanti anni or sono, quando il mondo, e la televisione, erano molto più ingenui. Io non mangio nemmeno carne, e tanto meno salumi, ma quella pubblicità era accattivante e faceva il paragone tra i salami e le stelle. 

Ora le stelle sono lontanissime, almeno quanto la luna, seppellite dalle bugie di NASA ed ESA, dalle loro finte sonde, dai loro missiletti, dai loro satelliti. E i salami siamo noi.

Noi che crediamo ancora a una finta democrazia, noi che crediamo alle bugie di politici e politicanti, e magari partecipiamo, consapevolmente o no, alle cerimonie di un regime decadente. O meglio, nel farne comunque parte, dato che non possiamo vivere alternativamente, ci crediamo pure che è male lo stesso. 



Questo Draghistan, che alcuni chiamano Italia, non si smentisce mai. Fa la faccia carina a chiunque gli dia la mancetta, specie se ha la maglietta a stelle e strisce. E stavolta gli amici degli amici colonizzatori, non sono amici nostri. Ci tirano addosso missili e bombe.  Ci dicono di spostarci perché siamo nella traiettoria di tiro e loro stanno devastando il Libano dopo aver devastato Gaza. Facciamo pure finta di non sapere che vogliono farsi grande la casa e la stanno ingrandendo a suon di bombe e massacri. 



Quando noi vogliamo aggiungere una stanza alla villetta, chiamiamo l'impresa che aggiunge muri perimetrali. loro hanno scelto una via leggermente più cruenta: passano sopra con un caterpillar su villaggi, insediamenti e palazzi e li tirano giù. Avete presente il massacro di Gaza? Ecco, fanno così. 

Ora, i dignitari che (mal) governano il Draghistan si sono accorti di essere, praticamente, sulla strada del caterpillar e strepitano. Per modo di dire, ma strepitano. Intendiamoci, un uccellino travestito da farfallina mi dice che continuano a vendergli armi e bagagli, a quelli del caterpillar, però strepitano. 



I dignitari del Draghistan pensavano che bastasse indossare la pettorina dell'Unifil (non è uno sciroppo per la tosse) per evitare colpi di culo dal caterpillar e missiloni tra le chiappe, e invece, i conducenti del caterpillar se ne fottono proprio di loro e dell'Unifil. Sorpresa? Mica tanto. È da anni che fanno come caxxo gli pare.



Da un certo punto di vista, e lo diciamo dai tempi delle bombe intelligenti sull'Iraq, le bome sono belle solo per chi le lancia e non per chi le piglia addosso.  Fanno tanto male quando fanno a pezzi la gente, anche i bambini che fanno lagrimare in televisione. Pensate: pare che oltre a Gaza, pure in Libano esistano bambini. Le bome degli amici del Draghistan li stanno massacrando. 

A me pare una grandissima, maledetta, infame porcata ma agli amichetti di Fata Melona e alle sue opposizioni questa faccenda ancora non è chiara, chissà com'è, chissà perché. Questo grandissimo e legalissimo Draghistan si sta voltando poco opportunamente dall'altra parte, poi si sveglia quando gli arriva un missiletto sull'Unifil. Avete capito?

Da oggi diremo che le bombe sono carine soltanto quando non colpiscono anche noi. E mi raccomando: non dimenticate di scriverlo sui libri di storia. Prima o poi, li stamperanno con i bugiardini, come i farmaci e i vaccini che fanno taaaaanto bene. Ma taaaaanto bene. 

Insomma, come facciamo a distinguere un amico se quello mi bombarda come i nemici?




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