venerdì 29 novembre 2024

Dove sono finiti i videogame mai usciti? E chi se ne impippa?

 






Questo è un quesito che tormenta alcuni. A me, più che altro, interesserebbe capire quando esce un altro Star Control o una nuova puntata di Silent Hill che non sia un remake. Comunque la storia è piena di videogame che dovevano e potevano uscire ma sono spariti dai radar. Talvolta le software house falliscono, oppure i progetti perdono i loro curatori. Di fatto, sappiamo a malapena i loro titoli. 

Per esempio giochi usciti in un altro paese e che qui nel Draghistan non arrivano. Faccio qualche esempio. Dragon Quest X pare che rimanga nel territorio nipponico. Io me ne sono fatto una ragione ma alcuni storcono il naso da un po'. Ho letto che hanno disattivato anche la versione online. A parte questo, si sussurra da anni che un giorno uscirà l'ennesima parte di Doom o di Half Life, e quindi lasciamo stare. 



In realtà, per alcuni di noi, i videogame diventano l'accesso per una dimensione a parte dove ci rifugiamo volentieri mentre giochiamo. A me capita con vari giochi, perlatro ormai diventati abandonware cioè liberi da diritti. I giochi sono una nicchia dove ripararsi dopo una giornata tempestosa o magari il classico sgabuzzino che ci accoglieva da piccoli mentre uno dei genitori ci rincorreva con il battipanni in mano. A me non è mai successo ma ho letto storie terribili a proposito. 

Qualcuno dice che per i monelli, il battipanni sia terapeutico, un po' come la medicina per Pinocchio. Ho due figli ma ricordo di aver usato le mani solo una volta, quando il più grande si divincolò dalla mia difettosa presa per dirigersi, a gran velocità, verso la strada percorsa da un buon numero di automobili. L'ho severamente picchiato sul pannolone ma lui s'indignò parecchio. Ancora se lo ricorda e me lo rimprovera. Io gli rispondo che mi avrebbe rimproverato molto di più se fosse finito sotto un autotreno. Ora si vendica a modo suo: è una specie di dietologo-biologo che mi viene a misurare persino il pane che mangio, promettendo sfaceli se oso addentare un panino. Peggio se ci metto sopra un po' di olio extra vergine.

 




Grassi e carboidrati pare costituiscano un miscuglio altamente venefico. Devo essere fatto d'acciaio perchè, più o meno in segreto, me ne nutro da decenni. Se poi mi permetto di portare un paio di birre a casa, sono guai veri.

Ma la scienza è fatta così; prima o poi ti si ritorce contro. Ricordate tutti la pandemia, no? Senza straccetti in faccia eravamo delinquenti. Non ti dico senza siringone piantate nel braccio. La scienza è fatta così. Oggi sono inseguito da un censore che mi nega il pane e agisce dentro casa, invocando bilance e misurazioni caloriche. Per fortuna, non legge questo blog. 



Ed io, masticando il mio panino, mi godo la Regina degli Elfi in Age of Wonders. Questa è vita e al diavolo le calorie in eccesso!. Se poi dovesse uscire la desideratissima, nuova, Silent Hill, fatemi un fischio voi. Io sto difendendo una città di Elfi da un'armata di non morti e ho il mio daffare. Chi non ha mai usato un cheat (trucco) a questo gioco, scagli la prima pietra. 


giovedì 28 novembre 2024

Dedicato a chi ha tolto il reddituccio

 


Nel Draghistan, qui in simil-Italia, esisteva una piccola provvidenza sociale che gli eroi che stanno governando adesso hanno eliminato con la scusa che i padroni e padroncini non trovavano più schiavi da sfruttare. Molto grave certamente. non che chi li precedesse stava messo meglio dato che era il governo del Dragone che ora è planato dentro il culetto di Madame Uèuè.

Allora, per promuovere la schiavitù del lavoro, tolgono il reddituccio. La situazione è tornata quella di prima: gente disposta a farsi chiavizzare altrimenti non mangia. Istruttivo il video qui sotto.

 Capiamoci bene: qui non soltanto il disastro nazionale lo vuole Madame Uè Uè ma anche gente che da anni finanzia la guerra in Ucraina parte occidentale e quello perché lo vogliono i cowboy mmericani. Per le armi i soldi ci sono sempre. come al solito. 



Ora sapete perché io chiamo questo posto Draghistan. Ora sapete perché i suoi dignitari mi fanno pietà e schifo. Forse più pietà.

 Andateci voi a farli alternare con altri burloni ghignanti nel parlatoio draghistano. Andate voi a sporcare la schedina elettorale. Andate pure. Peggio della pianta di scelllni di Pinocchio. Che somaroni che siete. Che filosofi della minchia.

mercoledì 27 novembre 2024

The Sim la serie che ci fa capire tanto ma tanto ma tanto

 


In origine fu Will Wright a creare per Maxis, pubblicato da Electronic Art, The Sim, un videogame di simulazione di vita. Esattamente come nel mondo reale, o presunto tale,  personaggi differenti che nascono, vivono e muoiono. Il tutto a partire dal 2000. Sono seguite varie puntate, è stato un grande successo. Non lo amo granchè ma ne devo parlare per farvi capire come siamo messi. 



Voi sapete già che io seguo un sirvival horror dal vero, nel quale sono io il protagonista e devo sopravvivere in un mondo da incubo. il nostro. Mi date torto? Pensate sia un idiota? Potrebbe pure essere ma sarebbe un altro sim-personaggio. 

The Sims è inquietante perché parla di noi. come si potrebbe altrimenti simulare una vita se non fosse già una simulazione di suo anche la vita cosiddetta reale? Ragazzi, lo afferma la fisica quantistica quando ci descrive l'universo come un ologramma. Un ologramma è un gioco di luci ma chi sta giocando con la luce e con noi? Ci pensate o no?



Una serie di dei? Dei che videogiocano? Devo ammettere, nella mia personale e infinita modestia, che non sono un dio anche se videogioco. Ho troppi doloretti e problemi pratici per essere un dio.  E allora, chi cacchio sta giocando con me e con voi altri?

Ricapitoliamo. Sappiamo di essere nati da una donna per mezzo del gentile (si spera) interessamento di un uomo e fin qui ci siamo. Anche loro sono stati costruiti in tal modo a quanto ne sappiamo. Dopo di che ci siamo nutriti, siamo cresciuti e persino riprodotti in altri sim bambini. Quindi, dopo una vita di studio, lavoro, e pagando tante tasse, moriremo. Siamo un gioco per deficienti? O siamo sim-deficienti pure noi?


La questione non mi pare secondaria ed è il rodimento quotidiano di questo personaggio che sta vivendo in un survival horror nel profondo Draghistan. Insieme a voi. Ditemi un po': giocate o fate sul serio? Pensateci.  


Occhio allo schifo nel cibo nel Draghistan

 


Obbligatorio, ogni tanto, ricordarvi, cari videogamer e appassionati di giochilli elettronici, che la cacca è tra noi quasi ovunque. quindi: cosa dovete evitare, se non volete ingerire schifosissimi insetti a tavola? Ora ve lo dico. 

La normativa attuale recita che nello specifico le etichette devono contenere nome scientifico dell'insetto luogo di provenienza, quantità e informazioni relative alla possibile allergenicità dell'alimento,

Quindi, attenzione a prodotti da forno quale pane, panini multicereale, grissini, cracker, barrette ai cereali, e miscele secche per biscotti. 

 Vedete, in questo povero pianeta, quindi non esattamente in latitudine e longitudine draghistana, esistono persone che per svariati motivi si pappano larve e insetti. Un po' come qui nel Draghistan si consumano crostacei, Sì, lo so che ci pare ridicolo ma è così. In ogni caso Madame Uèuè ce lo infila nei prodotti commerciabili e quindi leggere le cacchio di etichette diventa indispensabile perchè rischiamo che ci rifilano farina di insetti nei prodotti alimentari appunto a base di farine.



 Io sono vegetariano e per me lo schifo è doppio. Come sapete, se leggete questo blog, io vivo giocando un survival horror dal vero, qui nel Draghistan, ed è un gioco non gratuito ma realistico al massimo. Ce ne fanno di tutti i colori e quindi ci mancava solo di doversi sguerciare sulle cacchio di etichette stampate sui vari prodotti. Per esempio nel drammatico caso di panettone ai grilli. Bah, e se io volessi le cicale? Cicale, cicale, cicale? Vedete, ,qui nel mio survival horror, vado nei supermercati con la lente d'ingrandimento per sopravvivere. Roba da matti? No, roba da Draghistan. 



martedì 26 novembre 2024

Se devo comprare un videogame dove vado?

 


Tutti noi ricordiamo i vecchi tempi. Ai miei tempi i videogame li allegavano le riviste di videogiochi. Erano molte, oggi resta solo TGM e non allega un ciufolo. Tutto si scarica magari da Steam ma anche da Epic eccetera. Chi vende ancora dvd e cd di nuovi e vecchi giochi? 

Notizia degli ultimi giorni: GameStop chiude qui nel Draghistan (sì lo so che  la maggioranza di voi la chiama ancora Italia) e vende a Cidiverte. I punti vendita sono sotto la sigla Gamelife.  

Ho provato a curiosare sul sito. Prima ho dovuto iscrivermi. Tra i giochi usati non ho trovato giochi per pc. E neppure tra i nuovi. Ecco il problema di queste, grandi, catene. I giochi per pc sono praticamente introvabili. Per le console non c'è problema, per l'oggettistica neppure, giochi Lego inclusi ma per noi irriducibili vecchietti che smanettano con i computer, nisba. 



Sarà un problema per la grande massa di acquirenti che, ormai, anche a 40 anni suonati gioca con la Play? No di certo. Noi dovremo ricorrere sempre alla nostra collezione di videogame su DVD e che girano solo su personal computer oppure adorare i siti come quelli già citati che ci guardano benevoli e ci offrono persino giochi gratuiti. Senza contare gli eterni browser game, cioè i giochi che esistono solo su internet per essere giocati tramite un pc e una connessione alla Rete.

I negozi fisici sul territorio si contano sulle dita di una mano. Qualcosa si trova nei grandi centri commerciali.

Alla lunga, accadrà anche con i cinema e i libri. La mania di modernizzare tutto non si fermerà. L'ho detto al mio scrittore preferito che insiste a cercare un editore che porti i suoi libri in libreria. Quanto dureranno i libri cartacei? Diventeranno una merce per collezionisti accanto ai libri antichi. Le biblioteche diventeranno musei e i libri nuovi, con i giornali, saranno la vera mania dei lettori di domani mattina.



Beninteso, senza elettricità non potremo nè giocare nè leggere e tanto meno guardare un canale televisivo. Il nuovo oro è l'energia, importante quanto l'acqua.

E dato che dei dignitari del Draghistan io non mi fido nemmeno un po', mi tengo la mia collezione di libri.  Certo, da videogamer, senza corrente elettrica il pc me lo sogno e il notebook fintanto che dura la batteria. Ma un buon libro rimane. Ecco la sua, vera, forza e da questo punto di vista il mio autore preferito fa bene a voler portare i suoi romanzi nelle librerie. Il blog è questo: va la pena dargli un'occhiata, credetemi. 

Se l'industria si fa furba, tra poco fioriranno le offerte per i dispositivi portatili adatti al solare ed efficienti davvero per caricare batterie e accumulatori che sostituiscano la corrente elettrica almeno per bravi periodi. Per la grande industria non va bene, ma per noi videogamer direi che è l'ideale. Se ne trovano già ma io non so dirvi se funzionano e come funzionano. Lo proverò presto, restate collegati.

 



lunedì 25 novembre 2024

Uno sparatutto in guerra e una bambola a cena.

 


Anni fa, girava la notizia che le truppe USA e getta stavano utilizzando uno sparatutto creato appositamente per allenarsi quando si sarebbero trovate a combattere nella realtà. Si diceva che questa idea fosse compresa nel progetto chiamato ARPANET. Se si chiamasse così o Pasquale, non importa proprio. 

Si diceva anche che i videogame più utilizzati, anche dai nostri soldatini, fossero Full Spectrum Warrior e Virtual Battle Space 3. Poi fu la volta di America's Army che era un videogame finanziato dal governo e prodotto dall'esercito direttamente. Dal produttore al consumatore, quindi. In seguito fu regalato a chiunque peraltro decretandone un buon successo. Ci trovate qualcosa di strano? Io no. 



I videogame fanno parte della vita e ve l'ho sempre detto e scritto. Anzi, secondo me la migliorano notevolmente. Sono un modo per allenare i riflessi e anche un rifugio. Non scomodate psichiatri, io li ho sempre utilizzati per lenire le mie nevrosi e guardate che me ne intendo. Si tratta di un'arte particolare, ovvero unire il gioco all'immaginazione in modo talmente evoluto da risolvere certi problemi anche pratici. 



Non mi chiedete a che punto siamo con la creazione di robot a uso sessuale perché quelli mi fanno paura. Pensate se si inceppano mentre si stia raggiungendo vette mai superate, ehm. Non mi andrebbe di dover chiamare il tecnico avendo le mutande abbassate, capitemi. Quindi, eviterei tali utilizzi, almeno personalmente. 



Se siete una signora potreste obiettare in modo che io comprendo e non ho bisogno di esplicarne le fasi. Certo che potete utilizzare alcuni giocattoli a batteria, se vi va di farlo. Ma per noi maschietti cambia la faccenda.

 Mi ricordo, da bambino, che vendevano bambolotte di plastica, voi mi capite. Beh, lo trovavo imbarazzante. Se una donna non mi rompe i timpani con le sue proteste e richieste assurde, sinceramente, non mi sembra normale. Le bambole, almeno quelle per adulti, non mi ricordo che parlassero. Eppoi, uscire a cena con una di loro poteva essere scomodo per ovvi motivi. E pensate a portarla in albergo. Come avrebbe reagito il portiere di notte? Tra l'altro la mia compagna del momento non avrebbe offerto alcuna resistenza a eventuali corteggiamenti da parte di altri. La plastica, si sa, è alquanto libertina e pronta a ogni uso. Si sarebbe saputo subito in giro e io avrei fatto la figura di uno che usciva con una bambola poco seria. 

Bisogna stare attenti, quindi, con i videogame 3D. La realtà è scomoda di suo e allora perché trasferire un videogame nella realtà virtuale? Io ho già idealizzato da tempo, la Regina degli Elfi e le faccio una corte continua. Non me ne faccio nulla se la vedo fatta di plastica anzi mi toglierebbe romanticismo. 

Se ai soldatini non disturba imbracciare il fucile dopo aver lasciato il joystick, problemi loro. Io non uccido gente normale ma solo demoni e non morti. Ognuno ha il suo stile, questa è la verità. La mia coscienza non ne soffre affatto. Lo vedete a cosa serve il gioco?


Sì, questa signorina è una bambola in senso pratico, non lato. Cioè è artificiale. Io ripeto sono contrario e non mi dite che si tratta di un colpo di fulmine perché non vi credo. E non potreste esservi già incontrati a una festa o a un party e nemmeno al compleanno di un'amica comune. Poi, se volete conoscerla, o peggio, acquistarla dal produttore, sono affari vostri. Lo so che la solitudine crea bambole oltre che mostri ma non mi pare comunque il caso. Poi sta roba costa, quindi riflettete. 

domenica 24 novembre 2024

Televisione, mostro o grande opportunità?



 Ci stiamo abituando a cambiamenti epocali. Tra poco, vorranno farci dominare il mondo tramite un microchip infilato dove potete immaginare facilmente. Il digitale sta diventando una sorta di dittatura quotidiana e per valutare appieno quel che comporta, cominceremo a capirlo nei fatti quando tenteranno di toglierci il denaro contante. E ti pare che il Draghistan non debba fare da apripista mondiale di fronte a questi esperimenti di rivoluzione, in peggio, sociale?




Bene, torniamo a bomba, alla crema se possibile. Il pistacchio, tenetevelo per i gelati. La televisione è già una sorta di oracolo e per giunta ha la funzione di megafono del regime draghistano. Per questo principale motivo, la RAI non diventerà mai privata. Con questa scusa, quel che produce e manda in onda la RAI è gratuito a parte il canone che si paga. Oltre a un oceano di pubblicità. 

Vedremo dunque come sarà Mux l'ultima creatura del digitale terrestre di marca RAI. Per la verità appartiene a Ray Way, una società esterna. A noi non frega nulla ma tant'è. Sono andato su Wikipedia a cercare notizie, lo ammetto, anche perchè l'ultimo pensiero che ho la mattina è la RAI con tutte le sue brilluccicanti quanto inutili trasmissioni proposte a ogni ora del giorno e della notte e che dobbiamo pagare tramite la bolletta elettrica.

 La signora Wiki ci informa che a differenza del vecchio Mux1, che era differenziato per regione, ora ci sarà un Mux nazionale o quasi. Se vi interessa, l'elenco lo potete visionare a questa pagina. 

Quindi, ricordandoci del canone obbligatorio, perché le dittatura costano, cari signori e teleutenti,  il buon Mux lo pagheremo anche se non ce ne fotte un emerito. Bello il Draghistan, vero? Anche il tutto apparentemente gratuito si paga con la luce. Beh, la chiamano demokrazia anche questa, nel Draghistan. Se volete saperne di più, il sito di Ray Way è questo, divertitevi.



Io la tele la guardo pochissimo e guardo quel che preferisco pagandolo per libera scelta. Per esempio. DAZN, Netflix o Prime la televisione di Amazon. Ora, mi tormenta un quesito: se nella madrepatria dei carissimi cow-boy si paga quel che si vede e si sceglie di vedere, per quale dannatissimo motivo noi, colonia del Draghistran, dobbiamo pagare obbligatoriamente una serie di canali di stato che per giunta non vorremmo vedere? Voi potete rispondermi? Io mi sono risposto: le colonie sono sempre svantaggiate riguardo la madre patria. Tutto qui. E buon Mux a tutti. 


sabato 23 novembre 2024

La maledizione di Win 11

 


Aiuto, mi disconnetto! Cosa sto dicendo? Che il mio notebook con Win 11 installato mi lascia a terra ogni minuto con la disconnessione da internet. Ce l'ha con me o succede anche a voi?

 Io sto impazzendo. Ho smanettato con tutte le impostazioni possibili ma il fenomeno persiste. Mi spiego. Sono tranquillamente sui miei siti preferiti, e si disconnette. Accedo all'utility di analisi dei problemi, risolve e riparte. Passa un altro minuto e si disconnette. Ho visto che, tutto sommato, il fenomeno si mitiga quando il notebook è connesso alla rete elettrica. Bella forza, va avanti da solo. Ma i notebook, incredibile a dirsi, sono fatti per funzionare anche senza collegamento diretto alla rete elettrica eppure il mio deve avere le lune di traverso perché nel momento che si scollega, finisce di funzionare la rete che permette di connettersi tramite il wi-fi. 



Roba da Bill Gates, dunque, è questo il mio sospetto. Io ce l'ho da una vita con gli aggiornamenti automatici. Sicuramente, questo problema nasce da un caxxo di aggiornamento. Se mettete pure in conto che nella mia zona (vivo nella periferia meridionale di Roma) non esiste pasticceria decente, capirete come la mia vita stia diventando un inferno. 



E un inferno peggiore del Draghistan è veramente difficile da trovare. Devo dire a Cerbero di restituirmi il prezzo del biglietto. Ma guarda tu cosa deve sopportare un povero utente di Win 11. 


giovedì 21 novembre 2024

Chi mi salverà da STALKER 2?

 


Ebbene, ci sono tornato. Sono tornato nell'inferno di Chernobyl dopo il primo Stalker, gioco del 2007, con Stalker2. Il primo gioco fu appunto Stalker: Shadow of Chernobyl, ed è quello che ho giocato io. Ne sono seguiti altri due: sottotitolati Clear Sky e Call of Pripyat nel 2008 e nel 2009. Poi il nulla fino al 2024 con questo fantasmagorico Stalker 2: Hearth of Chernobyl. 

Uscito il 20 novembre, su Steam costa poco meno di 60 euro. Lo sto giocando, quindi vedete un po' se vi conviene spendere questi soldoni per far lievitare il gradimento di GSC Game World. Le recensioni di altri utenti sono molto positive, io sono alla terza ora di gioco, pertanto vi dirò la mia. 



Partiamo con una gameplay che mischia lo sparatutto con il survival horror puro. Mi dicono che i finali saranno un po' a sorpresa perché la storia non è lineare e quindi cambieranno a seconda delle nostre scelte. Vi dico subito che il nostro alter ego soffre il sonno, la stanchezza e la fame oltre alle ferite e le maledette radiazioni. Per ora, niente multiplayer anche se ci promettono che chi ha acquistato il gioco lo riceverà gratis tra un po'... vedremo. 


All'inizio, esattamente come nel primo Stalker, viaggiamo su un autocarro malmesso che finisce fuori strada. La danno proprio a tutti la patente. Da qui in poi, iniziano i guai. Nel gioco ci sono un sacco di personaggi e di dialoghi, oltre alla solita quantità di radiazioni. Intanto dobbiamo raggiungere un bunker di scienziati ai quali consegnare uno scanner. Roba semplice, sembra. Siamo armati di una rivoltella (oltre a un coltello per il corpo a corpo) che fa un po' pena ma un bazooka era forse troppo ingombrante per la passeggiata che ci attende. In fondo siamo solo ai confini della Zona. Mi dicono che il mondo sia aperto, quindi libero da esplorare ma ci credo poco. Comunque, la mappa ci aiuta parecchio. 

Non vi tolgo la sorpresa svelandovi altro se non che il gioco appare decente almeno come grafica e come fluidità dei fotogrammi. In giro troveremo sempre qualcosa di utile da raccogliere, quindi aguzzate  lo sguardo perché i primi minuti di gioco sono al buio. Vedrete una specie di scintillio svolazzarvi intorno e nel gioco si chiama anomalia. Beh, buon viaggio nella Zona.


Requisiti pesantucci: Win 10 o 11 x64 con un Intel Core i7 e 16 GB di Ram almeno. La scheda video potrebbe essere una Nvidia GeForce GTX 1060 e il gioco pretende ben 160 GB di spazio libero sul disco fisso. Costa meno una vacanza alle Maldive. In definitiva, sono contento di averlo acquistato? Sì, però mi aspettavo di meglio. Una risposta definitiva quando lo finisco, parola.


Ricordatevi che se volete leggere qualcosa che non siano i dialoghi in italiano dei videogiochi, potete cliccare sulla simpatica monella che vi accompagna nel blog del mio scrittore preferito. Ma solo se lo meritate e non vi mettete le dita nel naso.


 

mercoledì 20 novembre 2024

La tattica dei sogni in Trophymanager esiste?

 


Questo interrogativo tormenta tutte ma tutte proprio le menti dei molti giocatori del celebre manaqeriale su Internet. Confessatelo: avete speso milioni per brocchi senza ritegno. Avete pensato ore a come disporli in campo. Poi arriva un avversario che inserisce in attacco un centrocampista che ha la skill a venti, ovvero al massimo del tiro, e vi batte 3-1 in casa. Voi rosicherete peggio di quando avete visto la vostra ex rimorchiata la sera di Natale mentre voi vi state ancora nettando delle briciole del panettone, peraltro a chi cacchio piace sto dolce?

Ebbene, il vostro videogamer preferito è qui in vostro soccorso e vi svelerà oggi, proprio adesso, la tattica dei sogni in Trophymanager. Non ci credete? Ora vedrete. 

Posso vantarmi perché sono reduce da una promozione dalla C2 alla C1 e non fate i soliti altezzosi dicendomi che da anni vivacchiate in Serie B. Ognuno ha i suoi guai e so io cosa mi sono dovuto inventare per ottenere senza spareggi la promozione automatica. Manco fossi Mourinho. 



Piccola parentesi. Ieri notte chi vado a sognare? Chi di voi non ha sognato Maga Maghella almeno una volta? Devo essere in forte deficit erotico. 



Torniamo a bomba, possibilmente alla crema semplice e SENZA panna. Io capisco tutto ma non queste cascate di panna e pistacchio ovunque. 

Dicevo che Trophymanager vuole che voi piccoli e umili manager sappiate amministrare la rosa che avete a disposizione. Quindi, primo comandamento: metti i calciatori dove giocano meglio. Unica eccezione, quando vedete che le stelline di valutazione aumentano se mettete un calciatore fuori posizione, per esempio il centrocampista citato prima fortissimo in attacco.



Secondo comandamento: prediligere il reparto dove avete i calciatori più forti. Se avete molti attaccanti ,schierate un bel 433 puro senza paura. Potete persino lasciare due soli difensori nel reparto arretrato e schierare sei o sette centrali di centrocampo. alcun rinunciano ai laterali, che siano terzini, centrocampisti o ali e intasano il centro con CDM e CC. 

Terzo comandamento: fatevi furbi. Se dopo le prime giornate le scagliate di brutto non vi perdete d'animo e reagite. Nel mio caso, ora mi trovo in C1 con piccoli mostri di bravura che proveranno a farmi la pelle, con un'alta probabilità di riuscirci. Devo alzare le stelline di valutazione della mia squadra e allora proverò una delle tattiche prima riassunte. Per esempio, rinunziando ai laterali e andando a intasare il centro del campo per salvarmi. Mediante il mercato delle compravendite si può fare molto e vi farò sapere se riuscirò a svangarmela dignitosamente.

E ricordatevi: nessuno parte battuto MAI. 



martedì 19 novembre 2024

Le bombe sono belle, milioni di milioni....

 




O forse no. Vedete l'immagine di una pubblicità di tanti anni or sono, quando il mondo, e la televisione, erano molto più ingenui. Io non mangio nemmeno carne, e tanto meno salumi, ma quella pubblicità era accattivante e faceva il paragone tra i salami e le stelle. 

Ora le stelle sono lontanissime, almeno quanto la luna, seppellite dalle bugie di NASA ed ESA, dalle loro finte sonde, dai loro missiletti, dai loro satelliti. E i salami siamo noi.

Noi che crediamo ancora a una finta democrazia, noi che crediamo alle bugie di politici e politicanti, e magari partecipiamo, consapevolmente o no, alle cerimonie di un regime decadente. O meglio, nel farne comunque parte, dato che non possiamo vivere alternativamente, ci crediamo pure che è male lo stesso. 



Questo Draghistan, che alcuni chiamano Italia, non si smentisce mai. Fa la faccia carina a chiunque gli dia la mancetta, specie se ha la maglietta a stelle e strisce. E stavolta gli amici degli amici colonizzatori, non sono amici nostri. Ci tirano addosso missili e bombe.  Ci dicono di spostarci perché siamo nella traiettoria di tiro e loro stanno devastando il Libano dopo aver devastato Gaza. Facciamo pure finta di non sapere che vogliono farsi grande la casa e la stanno ingrandendo a suon di bombe e massacri. 



Quando noi vogliamo aggiungere una stanza alla villetta, chiamiamo l'impresa che aggiunge muri perimetrali. loro hanno scelto una via leggermente più cruenta: passano sopra con un caterpillar su villaggi, insediamenti e palazzi e li tirano giù. Avete presente il massacro di Gaza? Ecco, fanno così. 

Ora, i dignitari che (mal) governano il Draghistan si sono accorti di essere, praticamente, sulla strada del caterpillar e strepitano. Per modo di dire, ma strepitano. Intendiamoci, un uccellino travestito da farfallina mi dice che continuano a vendergli armi e bagagli, a quelli del caterpillar, però strepitano. 



I dignitari del Draghistan pensavano che bastasse indossare la pettorina dell'Unifil (non è uno sciroppo per la tosse) per evitare colpi di culo dal caterpillar e missiloni tra le chiappe, e invece, i conducenti del caterpillar se ne fottono proprio di loro e dell'Unifil. Sorpresa? Mica tanto. È da anni che fanno come caxxo gli pare.



Da un certo punto di vista, e lo diciamo dai tempi delle bombe intelligenti sull'Iraq, le bome sono belle solo per chi le lancia e non per chi le piglia addosso.  Fanno tanto male quando fanno a pezzi la gente, anche i bambini che fanno lagrimare in televisione. Pensate: pare che oltre a Gaza, pure in Libano esistano bambini. Le bome degli amici del Draghistan li stanno massacrando. 

A me pare una grandissima, maledetta, infame porcata ma agli amichetti di Fata Melona e alle sue opposizioni questa faccenda ancora non è chiara, chissà com'è, chissà perché. Questo grandissimo e legalissimo Draghistan si sta voltando poco opportunamente dall'altra parte, poi si sveglia quando gli arriva un missiletto sull'Unifil. Avete capito?

Da oggi diremo che le bombe sono carine soltanto quando non colpiscono anche noi. E mi raccomando: non dimenticate di scriverlo sui libri di storia. Prima o poi, li stamperanno con i bugiardini, come i farmaci e i vaccini che fanno taaaaanto bene. Ma taaaaanto bene. 

Insomma, come facciamo a distinguere un amico se quello mi bombarda come i nemici?




Half Life... quanti ricordi

 


E sono belli. Steam ha da poco regalato Half Life 2, un vero sballo. Ma la faccenda iniziò nel lontano 1998 per merito di Valve. Il primo episodi osi chiamava semplicemente Half Life e migliorò il genere sparatutto dopo il primo, grande, apripista Doom. Seguirono tre espansioni ,vendute come giochi separati: gli ottimi Opposing Force e Blue Shift oltre al deludente Decay.



 Queste espansioni raccontavano la stessa storia vissuta da altri personaggi differenti. In breve, la grande azienda di scienza ed elettronica spaziale sita in Black Mesa, riceve un altro esperto scienziato di nome Gordon Freeman ,lo stesso giorno nel quale un delicato esperimento va a monte e provoca l'aperura di un portale dimensionale tra la Terra e Xen, un pianeta alieno dal quale si catapultano qui un'orda di alieni incazzati neri o rossi fate voi. Nel primo gioco, era Gordon Freeman, rinchiuso in una fantasmagorica tuta protettiva, a dove sopravvivere prima agli alieni, poi ai militari inviati per sopprimere tutto e tutti nella grande azienda invasa. Uno sparatutto fantastico. 



Non meno belli i due successivi. In Opposing Force, la storia era vista da un povero marine americano che, caduto insieme all'elicottero che trasportava la sua truppa, si trovava ad affrontare gli stessi nemici di Freeman dentro e fuori Black Mesa. Altro capolavoro. Poi, in Blue Shift, era la volta di una delle guardie di sicurezza dell'azienda a dover sopravvivere mentre scoppiava l'inferno. Quest'ultimo personaggio, Freeman lo ritroverà nei seguito di Half Life. 



Infatti, nel 2004, arriva Half Life 2, a sua volta seguito da Episode One e Episode Two nel 2007.  Tutti ambientati sulla Terra, ormai colonizzata dagli alieni e affidata a un governo collaborazionista e schiavista. Da allora, purtroppo, il silenzio durato ben 17 anni. A dire il vero ci sarebbe da registrare la farsa di Episode Three, mai uscito veramente. Un seguito ufficiale della storia è invece arrivato nel 2020, in realtà un prequel di Half Life 2 ovvero Half Life Alyx che a me non è piaciuto affatto. Insomma, quel che manca a tutti è il vero Half Life 3 e non si sa quando e se lo vedremo. 



Questa serie è diventata un cult di fantascienza per moltissimi giocatori e andrebbe rispettata. Valve ci deve il terzo episodio ufficiale e non può dimenticarsene. Vogliamo rivedere le curve di Alyx che civetta con Freeman, che diamine! La bella e coraggiosa Alyx: che donna!