Ci sono riuscito ed è un grande risultato. durante la pandemia ero solo un sorcino da Play, chiuso in casa a forza e con il permesso solo di frequentare supermercati e farmacie. Oggi sono veramente un emarginato, a voler essere buoni, un perfetto marginale.
Gioco quasi sempre da solo, scrivo un blog che quando va bene, leggete in cinque, almeno secondo le statistiche di Mister Google, diciamo che non mi si fila nessuno. Che volete di più? Essere marginali comprende parecchi vantaggi, che a prima vista neppure si vedono.
Oggi, la stragrande maggioranza non legge blog per informarsi ma accede ai vari social, Youtube in testa, o, al massimo, accende la televisione. Qualche nostalgico incallito, acquista quotidiani, i quali sopravvivono oramai solo grazie al loro vero, padrone, lo stato che gli regala contribuzioni.
Come succede con gli editori, e gli esclusi di quel mondo, gli scrittori ribelli, cioè coloro che scrivono anche senza editori, grazie alla Rete, come su questo blog. cercano di resistere. Gente che non si arrende ma almeno voi lettori risparmiate soldi veri.
Io mi rifugio nella mia marginalità, e mi ritengo fortunato a non essere neppure visibile.
Il problema è anche il luogo dove ci illudiamo di sopravvivere, il Draghistan che per giunta è rapinato da tutti i predoni, a partire dai padroni americani e per finire ai padroni di un'Europa matrigna e vampira.
Io sento solo cose orribili intorno a me, quasi come le zanzare che volano pure di giorno. Peggiora di continuo, oltre l'immaginabile. E non è neppure la prima volta che succede.
Va bene, essere marginali ma fino a questo punto...
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