giovedì 5 giugno 2025

Chi può correre dietro alle richieste hardware dei nuovi videogame?

 


Sta diventando un problema, star dietro alle richieste hardware degli sviluppatori di videogame. A parte le varie evoluzione della console ,che comunque hanno un costo sempre maggiore, esistono problemi di prestazioni per i nuovi giochi, specialmente i più ambiziosi. Oggi non puoi giocarli se non possiedi un pc desktop, cioè quelli che non sono portatili, che abbiano un costo inferiore ai duemila euro. Costano molto le schede video e la memoria interna. Sono anni che per recensire certi giochi, devo andare a provarli a casa di un amico che per lavoro gestisce un autosalone. A casa ha la Play 5 e un pc che io non posso permettermi neppure lontanamente. Non so quanti di voi hanno i miei stessi problemi.

 


Da ragazzo sognavo minigonne mozzafiato e gambe da indossatrice, oggi sogno profumate teglie di pizza margherita e risorse hardware che non potrei permettermi neppure se mi vendessi un rene. Certamente la mia età anagrafica condiziona se non le mie possibilità economiche, di sicuro le mie possibilità oggettive. Il resto lo fa la mia tradizionale scarsità di mezzi che mi ha fatto diventare una celebrità nel risparmio forzoso e nell'ottimizzazione delle risorse effettive. 


Un tempo, l necessità di vivere con poco si chiamava minimalismo ,oggi sopravvivenza pura. A dire il vero, Steam fornisce molto spazio ai giochi indie che pretendono requisiti hardware minimi e ne parlo spesso. il resto lo fa il mondo, sempre più ristretto, dei browser game. 


Di questo passo, finirò per tirare fuori i mazzi di carte da gioco per farmi un solitario. Ma questa situazione impone un ragionamento che dovrebbe spingerci a rifiutar giochi troppo pretenziosi. Chi ha detto che può giocare solo chi è ricco? Dovremmo rifiutare questa impostazione mentale prima che economica. Lo sappiamo bene che la creatività spesso non fa rima con grafica mozzafiato ed effetti speciali, basta vedere certe produzioni cinematografiche che ormai si realizzano solo con i computer, esattamente come certe pubblicità. 



Tra un po' gli attori saranno virtuali come le pubblicità ottenute tramite l'intelligenza artificiale. Un mondo virtuale offerto a persone disoccupate. Un po' come accade agli scrittori e ai musicisti oggi. Quando i videogame li produrrà qualche computer senza l'intervento di uno sviluppatore umano, ne vedremo decadere automaticamente la qualità. Siamo nel mezzo di un guado e dove andremo cambierà il nostro mondo, nuovamente. 


Nessun commento:

Posta un commento