Lo so che molte non vedevano l'ora di togliere dal cassetto la minigonna o andare a rimpinzarsi di gelati, ma io non la penso così. Con l'estate inizia il mio personale tormento dato che il caldo è un mio grande nemico naturale. Voglio dire che già è detestabile il DRaghistan ma un Draghistan caldo non si sopporta proprio.
Mi tocca uscire solo con le tenebre, come i vampiri, con l'avvertenza che sarei un vampiro vegetariano, e non ammetto battute su questo tema.
Mentre l'ìOMS continua a cercare improbabili e terrificanti epidemie nel mondo (dopo pangolini zozzoni, pipistrelli innamorati, zanzare killer, ora ce l'hanno con le scimmie), io cerco refrigerio dal sole invadente. Il momento peggiore è quando mi sveglio al mattino inoltrato. La notte, un tendaggio stile antica magione mi protegge dagli sguardi del mondo davanti casa mia, ma non basta al mattino, con le imposte spalancate, a frenare fiotti di luce invadente che mi feriscono le palpebre.
Da quel momento ricomincia la lotta contro il calore. Mi sono sempre chiesto a cosa serve tanto spreco di energia termica. Arrivo a comprendere l'uso e il senso dell'invadente primavera con milioni di tonnellate di polline che rendono la nostre respirazione una scommessa. Ma tutto sto spreco termico, proprio non lo capisco. E non vivo nemmeno in Africa, figuriamoci.
Vabbè, lo so che mi date torto, tanto, mi leggete in tre, quindi non perdo nulla. Ragazzi, la presunta, bella stagione fa schifo e non mi basta nemmeno lo spettacolo di ragazze che fanno a gara a spogliarsi in pubblico. Quel tipo di poesia è stato reso vano dal proliferare di siti porno. Ormai mancano soltanto le radiografie delle donne, poi il corso di anatomia dal vero è perfetto. Eppoi, sono stufo di fare la parte del diabetico dentro una pasticceria viennese.
Bene, sfogo finito. Lo so che mi potreste elencare centinai di problemi prima del caldo ossessivo che ci sta opprimendo. E allora beccatevi sto Draghistan sudato e pace sia. Ma quando?
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