martedì 17 giugno 2025

Se oltre a giocare voglio leggere, cosa faccio?

 


Talvolta mi pongo quesiti di vitale importanza che poi ripropongo, come la peperonata a cena, su questo bloggherello che le statistiche mi dicono continuate a leggere massimo in tre. Un tempo, i blog facevano successo e procuravano soldi ai loro fortunati estensori. Poi, ho cominciato io e guardate come siamo finiti. Giuro di non iniziare a fare più niente, su Internet. Ho il terrore solo di pensare ad aprire un canale sul Tubo, giusto per tirare su qualche spicciolo, ma penso che dopo averlo aperto, qualcuno dei tanti bombaroli in circolazione sbaglierebbe mira puntando una bombona su Roma, la mia cella di Draghistan. E a Roma voglio troppo bene, quindi, evito. Vi tocca continuare a leggere queste cazzatelle per colpa mia. 


Il fatto è che mi è presa brutta stanotte, dato che non dormivo per il caldo o qualcosa del genere perché a un certo punto ha fatto fresco ma io non dormivo lo stesso. Giocare va bene, ma se dobbiamo leggere cosa fare per non finire in bocca al regime? 

Non succede niente, il regime neanche se ne accorge, se non acquisto i suoi libri, lo capisco, ma se uno segue uno sport deve farlo con impegno. Poi, sapete, io faccio il mio gioco dal vero, un survival horror vivendo nel Draghistan. Lo scopo è finire il gioco non morendo male. Un'alternativa ai finali collaudati nei videogame. Questo di cercare il gratis è un sotto-gioco, cioè una specie di missione alternativa. Il relativo premio è ridere di questo regime fatto da pagliacci, per quanto tragici.



Riepilogando: so come giocare anche gratis, ma se voglio leggere preferibilmente gratis, cosa devo fare?

Le librerie sono out. A parte che non ne resterà nessuna tra poco perché stanno chiudendo in progressione geometrica. I signori editori, o alcuni di loro, prendono soldi dall ostato che a sua volta li prende a noi, lo sapete? io sì e quindi altri soldi non gliene fornisco neppure per errore. sono anni che non acquisto un libro. I libri di solito li prendo negli spazi di condivisione dei libri usati. 

Ce ne sono ovunque, basta cercarli. ho conosciuto in questo modo uno scrittore italiano, Marco Caruso, tramite un libro pescato all'interno dello spazi odi condivisione in un supermercato. Si intitolava Senza Cuore. Ho in seguito cercato l'autore su internet per curiosità e ho visto che aveva una pagina Amazon e un blog dove regalava alcune opere per auto-promozione. Non gli è riuscita molto, visto che l'editoria di regime continua ad ignorarlo ma ho almeno apprezzato molto che regalasse appunto alcuni romanzi veramente incredibili. E infatti, non glieli pubblicano. Non meravigliatevi: siamo nel Draghistan e se librerie ed edicole chiudono, evidentemente, l'offerta fa pietà. Ma non preoccupatevi: gli editori continueranno a esistere perché alcuni di loro prendono soldini e soldoni non solo dal Draghistan ma pure da Madame Uèuè.

Se rinasco, e non voglio, potrei fare l'editore alla moda. Per ora , però, sono lettore e a questa gentarella che edita, io non regalo soldini. Una semplice sotto-missione del mio survival horror. Su questo blog, ogni tanto l'autore, senza avvisare, regala un'opera gratis per quasi una giornata intera e anche oggi la regalerà. Ci conosciamo, ormai, e quindi posso darvi questa dritta.

Giocare e leggere gratis è un'arte e talvolta regala soddisfazioni. Volete provare? Di seguito la copia del libro che trovai gratis e che vi dicevo prima. Se la volete, però, vi tocca acquistarla. Oppure tentate la fortuna in uno degli spazi di condivisione del libro usato, come ho fatto io. 


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