venerdì 21 marzo 2025

Videogame Woke che ne facciamo?

 


Sento allarmi diffusi per la presenza di cultura Woke nei videogame. Beh, la televisione è piena di tale cultura (che, a scanso di equivoci, a me fa un po' senso) e il cinema si è accodato subito. Nei videogame la tendenza, secondo me, è soltanto parzialmente presente. 

Se gli sviluppatori vogliono inserirla in alcuni videogame, caxxi loro, è il caso di dirlo. Del resto, noi del Draghistan non potremmo mai scandalizzarcene. Qui il puttanesimo ha profonde e saldissime radici, uniamoci pure i wokkettari, sti caxxi. 

Giusto che la gente possa scegliere le caratteristiche dei videogame che preferisce, io me ne asterrei da certe tendenze ma anche capitando personaggi un po' wokkettari. io sono per l'inclusione non per l'obbligo. 



Insomma ,videogame per ogni gusto possibile, tranne quelli relativi a reati veri e propri, per me vanno bene. Per me sono peggio le vere e proprie caxxate che la propaganda di oggi ci riempie la vita e le recchie. Insomma, tipo i monologhi di quel giullarone di Benignone. Oh, sti comici cominciano a far piangere invece che far ridere. Dal dittatore ucraino a questi personaggini come Benignone e Grillaccio. Capite il vero pericolo? Non i wokkettari ma questi artistoni in carica. Altro che risate, c'è da piangere tremando, secondo me. 

Intanto i volenterosi made in Madame Ueuè si preparano a andare a trasformare la povera Ucraina nel Vietnam europeo. Quanta gentarella ansiosa di menare le armi e le baionette, e vedrete che i russi gli faranno passare la sete con il prosciuttone di montone. Sta a vedere che stavolta inglesi e francesi vanno a sbattere contro lo stesso muro che ruppe le faccine di Napoleone e Hitler. Sarà il caso di dire anche stavolta: caxxacci loro? 



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