Con quel che accade nel Draghistan, sarebbe un argomento leggermente secondario. Qui se non si fanno guerre, la gente il sabato sera non sa cosa fare e come divertirsi.
Personalmente lo sapete, prediligo i vecchi giochi soprattutto per personal computer. Attualmente dispongo di due sole macchine: notebook HP con Win 11 e un altro portatile che fa girare Win Seven. Alternativamente, li utilizzo per giocare con vecchi titoli, mentre quelli moderni sono costretto ad andarli a giocare a casa di un mio ottimo amico, che non ha i miei problemi economici e oltre a una Play 5 ha un desktop alla moda. L'ha pagato ,lo scorso anno, 5200 euro. Io ci campo un anno, con quella cifra, solo per la spesa quotidiana.
Per chi, come me, non dispone di grandi somme da spendere per il settore videoludico, raccomando un notebook anche di fascia bassa, cioè venduto a un costo non superiore ai 400 euro, che si può dotare di un monitor a 17 pollici o un vecchio televisore, collegandolo a una porta USB e anche di un lettore DVD esterno da collegare in egual modo oltre a una tastiera esterna.
In questo modo il notebook di fascia bassa diventa una stazione multimediale molto più utile del computer stesso. Adatta a persone di una certa età che non riescono lavorare on un monito a 14 o 15 pollici, tipico di questi apparecchi.
Nei notebook il costo è determinato, in ordine, dalle dimensioni del video, dal processore montato e dalla ram presente, oltre che dagli accessori come le prese o il lettore DVD. Superati i 60 anni, abbiamo bisogno di dotarli di accessori che potremmo già avere in casa e che comunque costano molto meno dei notebook di fascia alta, arrivati oltre i 1000 euro.
Per giocare agli ultimi titoli, o meglio ai titoli prodotti negli ultimi 10 anni, ci serve molta più ram, un processore molto più veloce dei Celeron o dei vecchi Pentium e soprattutto una scheda video molto più potente dei chip grafici montati sulla scheda madre nei notebook di fascia bassa che , per renderli adatti a far girare i nuovi titoli, possono costare oltre 3000 euro in aggiornamenti. Un computer desktop di pari potenza, da solo costa oltre 2000 euro a cui vanno aggiunti il costo del monitor, della tastiera e a volte delle casse acustiche, arrivando anche a superare i 3000 euro.
Capite bene come le persone che vogliano giocare, nella maggioranza dei casi, non dispongano di tali somme visto che lo stipendio medio nel Draghistan non arriva a 1500 euro mensili e una pensione a circa 1000 euro mensili. Io, come e forse peggio di loro, dato che sono ancora in attesa di una misera pensione, capite bene come riesco a giocare anche con i pochi mezzi di cui dispongo, e per il resto, ovvero i titoli più esigenti in fatto di hardware, possa comunque vederli giocare dal mio ottimo amico che ha l'appartamento pieno di computer e console, che io posso solo desiderare.
L'intero settore dei browser game libera i giocatori non benestanti dalla schiavitù legata all'hardware e ai suoi crescenti costi economici. Poi esistono appunto i vecchi titoli e i nuovi giochi programmati con sapienza per adattarli a macchine non modernissime.
Ecco dove va la produzione di videogame. Tra poco sarà nettamente distinta tra titoli che pretendono computer costosi, impossibili da ottenere per la maggior parte della popolazione e titoli invece adatti agli hardware meno forniti. Questo vale per i giocatori più anziani.
I più giovani utilizzano in percentuale i giochi per mobile oppure le console e di solito hanno capacità di spesa superiore alla popolazione più anziana che si dedica ai vecchi giochi.
I maggiori investimenti ormai si fanno per le console, c'è poco da fare, e la produzione ricca si manifesta in quel settore. A lungo andare i computer vedranno solo produzioni di nicchia. Io, giocatore tramite computer, so benissimo che mi perdo almeno il 70% della qualità videoludica tipica delle console che posso soltanto ammirare giocata da altri.
Ecco per quale motivo questo blog si chiama diario e non cronaca.
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