venerdì 3 ottobre 2025

Le urgenze morali dei finti paladini nel Draghistan

 


Oggi il Draghistan viene percorso dai cortei dei morti viventi. Tra i vari mostri che popolano il Draghistan, oscura terra di confronto e scontro tra demoni, zombie e mostri assortiti (pensate a qualche faccia dei politicanti più noti e mi capirete), i morti viventi, cioè coloro che pensano di essere vivi e invece non lo sono affatto è una delle peculiarità determinanti per gli interessi dei veri potenti del Draghistan stesso. 



I morti viventi sono la vera massa operante come un esercito che viene talvolta utilizzata da parte dei nobili e potenti che vogliono amministrare l'oscura terra del Draghistan. In pratica sono solo un esercito di riserva che viene mobilitato solo e quando ritenuto necessario per combattere contro l'altra fazione. 

Non è molto difficile da capire ma è comunque molto importante capirlo.


Per amministrare un territorio, per quanto pericoloso e malfamato come il Draghistan,  due o più fazioni di potenti e crudeli nobili devono poter contare su armigeri comunque armati alla meglio. Non possono armarli del tutto perchè per questa gente anche un'eventuale rivolta di armigeri ben armati potrebbe essere letale. Guadate bene in faccia e non solo chi ci sta governando. Basterebbe lo starnuto di un allergico ai pollini per buttarli giù.


Eppure, per domare i ribelli del Draghistan un esercito serve comunque. Non si può pagare sempre il solito poliziotto per farlo o un soldato che costa anche di più. Importante è avere un branco numeroso di imbecilli che serva allo scopo quando serve. E allora si utilizzano scioperi e finte rivolte quando appunto servono nello scontro tra nobili e potenti nel Draghistan. Inoltre serve dividerli in Guelfi e Ghibellini come faceva notare il Sommo Poeta. Se non fai due squadre non puoi neppure giocare a pallone, quindi come le fai le finte rivolte?


Oggi sta accadendo questo. La gente avrebbe mille motivi per contestare chi governa e malgoverna il Draghistan senza distinzione. Qui si vive da schifo non a caso. Eppure la stessa gente viene mobilitata quando e dove non serve. Stavolta si utilizza il dramma di gente altrettanto sfigata, anzi peggio ma molto lontana. 

Vedrete, a conferma di quanto vi dico, che non si alzerà una paglia quando si tratterà di amministrare secondo i pian i di potenti molto più cattivi dei nobili del Draghistan, quelle terre. Come infatti non si è mai mobilitato il popolo dei morti viventi quando, nel passato, il Draghistan palestinese era massacrato tutti i santi giorni dagli stessi cattivoni che lo  fanno anche adesso. 

Ma ora serve dare una spallata anche a Fata Melona e allora i morti viventi oggi marciano sul Draghistan credendo di aiutare i colleghi palestinesi e invece l'orda sarà diretta contro altri obiettivi. 



Se non fossero morti dentro, lo capirebbero. Ma come poter chiedere a loro, come alla dolce Greta, di capire quel che non possono capire? E allora facciamoli pure marciare verso il baratro dei vari Draghistan che non è altro che il consueto fosso che circonda le Terre maledette, quelle circondate dal muro di ghiaccio. Signori, il Draghistan è fatto così, mica si scherza. 

Questa gente morta dentro non la vedrete marciare mai contro la povertà, la disperazione, la tortura inflitta quotidianamente verso i poveri e i reietti del Draghistan più vicino.  Non lo fece, infatti, nemmeno durante la dittatura sanitaria decisa dal Dragone Volante che pure di vittime ne ha fatte a iosa.

 Palestina libera va bene perchè qui non significa nulla e la gente di qui continuerà a morire e soffrire senza che i morti viventi e i vari masanielli come Landinuccio nostro possano o vogliano marciare per loro. Soprattutto perchè il caro e amorevole nonno Soros i soldini li sa spendere, eccome. E non li spende mai per noi. Se non avete manco occhi per vedere questo, potete chiuderli senza troppo danno e loro signori lo sanno benissimo. Lor signori sanno benissimo sempre tutto.


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