domenica 26 ottobre 2025

Le passeggiate degli zombie nel Draghistan



 Come sapete, il ricco catalogo di giochi in stile horror è praticamente impossibile da godere pienamente. Migliaia di titoli campeggiano sugli scaffali elettronici di Steam ma ormai potremmo quasi considerarsi obsoleti. I vari Resident Evil, oppure le saghe decennali come Silent Hill, solo per citare i più noti, potrebbero velocemente passare di moda e diventare materiale per collezionisti. La realtà, come suggeriva il buon Edgar Allan Poe, supera sempre la fantasia e qui nel Draghistan è una legge naturale.


Noi andiamo a giocare con i morti viventi tramite videogiochi o li cerchiamo nelle serie televisive ma essi sono qui con noi da tempo.

Il Draghistan ne è pieno in ogni dove.



I morti camminano nelle nostre strade, ci sorridono dagli schermi televisivi e talvolta si siedono insieme a noi in bar e persino sulle panchine delle piazze. Siamo pieni di zombie che convivono con noi. Il più delle volte, ma non sempre, masticano carne morta di animali. Si chiamano comunemente carnivori. Beh, li vedete seduti nei fast food e sono parecchi. 

Altre volte, si cibano del sangue vero e della sofferenza di popoli schiacciati e sovrastati a suon di cannonate ,vedere per i particolari più recenti la vera odissea di Gaza. Peggio dei film di guerra stile Apcalypse Now. 


Poi ci sono quelli che ripropongono sè stessi in politica, roba per veri allocchi che ancora ci credono. E allora vediamo schiere di politicanti e loro servitori che ci promettono meraviglie che quando saranno eletti puntualmente smentiranno dando la colpa allo spread, all'Europa che lo pretende oppure a una cometa che sta puntando verso il Draghistan da chissà dove. 

Avete presente il panzone legaiolo che va sempre al governo e che da anni deve smontare pezzo per pezzo l'infame incantesimo della Strega Fornarina?



Avete presente la cricca sindacale che dovrebbe difendere e rappresentare i lavoratori e invece passa la vita a candidarsi tra le file dei politicanti nel Partito Dementi?

Ragioniamo: siamo pieni di partiti, di politici, di sindacalisti e persino di valenti magistrati ma il Draghistan eccelle solo nella triste classifica dei morti sul lavoro e dei bassi salari. Di chi sarebbe la colpa, di Babbo Natale?


Ma non basta. Un tempo, eravamo il paese delle edicole e delle librerie. Da quando gli stampatori del Draghistan si sono associati al volere elitario, caso strano, stanno sparendo le librerie e si desertificano le edicole. I pochi scrittori validi possono pure divulgare da sè le proprie opere che non se li fila alcun vivente, per esempio regalando i loro libri in questo blog. Si fa di tutto per non sparire, pur non vivendo. eppure ,siamo ancora pieni di editori che prendono soldi dal carrozzone del Draghistan e persino da Madame Uèuè. Sono morti pure loro ma non lo sanno. E camminano tra noi. 


Insomma ,questi zombacci passeggiano tra noi e ci stanno pappando la vita. Io non so cosa farci se non tenermi alla larga da loro, per esempio, da quei tristi luoghi dove le urne funerarie, pardon, le urne elettorali rullano senza pietà.  

Insomma, meglio un picnic sull'erba che un cimitero pieno di morti viventi, direbbe il buon e indimenticato Ferrini, cogliendo in pieno nel segno. 

 


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