Persino quando vince la finta sinistra del Draghistan le pecore matte diminuiscono. E io per pecore matte intendo quelli che ancora credono in questo maledetto regime del Draghistan. Oppure hanno qualcosa da guadagnare dal voto.
Hanno votato il 47,73 per cento ovvero 15 punti percentuali in meno delle passate elezioni. Sono rimaste in vita solo le pecore matte che ancora si ostinano a pensare che esista democrazia in questa landa desolata e pericolosa e che si possa effettivamente contare qualcosa con il voto. Illusi per sempre, che resteranno delusi come me, quando ancora votavo io per gente che si è rivelata a dir poco inaffidabile se non mentitrice del tutto. E lo ha fatto per anni.
Devo constatare che quindi esistono ancora pecore matte, le stesse citate dal sommo poeta tanti anni fa. Dante non vedeva una situazione molto differente da quella che vediamo oggi.
Sono stati eletti, nel frattempo, governi di ogni tipo e abbiamo pure subito i danni derivati da governi tecnici. Non a caso potremmo vantare al negativo la classe politica tra le più ipocrite e devastanti dal pianeta che è la Terra. Una dittatura strisciante di tipo coloniale che sa inchinarsi solo davanti al dominatore americano, che sia repubblicano o democratico poco importa.
Dal 1958 ci siamo piegati ulteriormente in quella gabbia di matti che si chiama Unione Europea e senza un referendum confermativo o consultivo. Della nostra opinione non è importato nulla a nessuno ma ci chiamano ancora al voto come se contasse qualcosa. E non per eleggere la Commissione stessa.
Io non so se tra quelli che si sono ancora, testardamente, recati alle urne si sa che prima di emanare una legge finanziaria, dobbiamo mandarla per l'approvazione alla Commissione europea e poi, semmai votarla nel parlatoio. E questa la chiamano cessione di sovranità come se chi è schiavo degli americani da Cassibile in poi abbia una qualunque sovranità da cedere.
Ma davvero? Davvero dite? Oltre che per schiavi ci prendete anche per pecore matte nel cervello se non nel comportamento ?
Beh, ancora qualcuna c'è, qui nel Draghistan e lotta e rumina insieme a noi.
Una facile previsione: in Toscana e altrove nel Draghistan non cambierà un bel niente chiunque sia eletto. Qui non si muove foglia che Vaticano e Washington non vogliano. Continueranno a benedirci in qualità di ferventi schiavi, ovvero pecore matte. Pecore perchè lo sono, matte per come pensano e agiscono.
E tra poco non saremo neppure pecore italiche-draghistane, ma multi culturali-draghistane. Oggi la maggioranza non vota, tra poco sarà una maggioranza di stranieri ormai acclimatati e padroni del nostro (nostro?) territorio. La religione nazionale del Draghisdtan sarà un'altra, forse anche quella strana e sconosciuta dottrina chiamata diritto costituzionale sarà sostituito con qualcosa di molto peggio e meno comprensibile ancora.
Sì le pecore matte di oggi stanno invecchiando e moriranno. Chissà chi voterà o non voterà tra 10 anni da questo, inutile, post? Quale lingua parlerà? Potrà votare se femmina o essere identificata tramite il burqua o la mascherina sanitaria imposta per colpa della solita influenza stagionale? Si porterà dietro un panino alla farina di grilli?
Povere pecore del futuro, starete ancora peggio. Rimpiangerete le pecore che vi hanno preceduto e soprattutto i sorcini da Play come me, morti da sorcio ma non da pecora o perlomeno non da pecora matta. Potete continuare a prendermi per il naso ma morirò dei miei mali e non per colpa dell'ennesima siringa statale. E scusate se è poco mentre le pecore diminuiscono anche per colpa di stranissimi malori improvvisi in serie, in tragica serie.
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