sabato 4 ottobre 2025

Gioco quindi sono

 


Obiettivamente, non so a quanti di voi possano interessare le mie elucubrazioni. Faccio comunque notare che questo è un diario, quindi se siete qui a leggermi, qualcosa vi interessa. 

Potreste essere alieni che studiano il comportamento della specie umana quando gioca. Se fossi un alieno, mi dedicherei ad altro, però non posso escludere questa possibilità. 

Non posso però neppure escludere di giudicarmi. Se mi vedessi da fuori, noterei un tizio alto più della media, in sovrappeso, bruttino, che sta perdendo i capelli e che ha più di sessant'anni. Invecchiato prima lavorando, poi giocando, era innamorato di un poster. O meglio, di una serie di immagini di una nota attrice bella come il sole quando è bello. Cioè non scotta. 


Ora il poster l'ho ripiegato e messo da parte tra le anticaglie non più attuali. Anche la rinomata Signora Fenech, la mia ex amata virtuale, è diventata un ricordo e mi piace vederla con gli occhi della memoria. Una delle donne più belle ,forse la più bella, mai vista su questo Draghistan. 

Nella cosiddetta vita reale, un giorno incontrai una donna comunque bellissima, non come la Fenech ma comunque bellissima. Ho fatto con lei due figli, Poi costei, inspiegabilmente, ha cominciato a vedermi per quel che sono. Ora, esattamente come le altre donne, neppure mi vede se mi guarda.

 O si sono passate la parola, o sono malate. Oppure sono malato io. Comunque, non mi ero accorto di quanto sono fortunato. Io posso vivere giocando. Ancora oggi, con l'economia che va a rotoli, imbelli totali che vogliono governarci per forza pur avendo sbagliato tutto quel che potevano sbagliare , L'Unione Europea che continua a massacrarci in ogni modo umanamente possibile, Putin che si fa gli affari suoi, Trump che si fa i nostri menandoci di brutto e i cinesi che ci vendono pomodoro da denunzia penale. Eppure, io, inossidabile, ho persino superato la dittatura sanitaria senza farmi avvelenare e sono sempre qui a giocare in santa pace. 



Sono talmente più forte di loro che me ne frego altamente. Tanto, provare pietà per chi sta peggio, non serve a nulla. I tiranni ci dimostrano di poter invadere, bombardare, uccidere come vogliono. Io, al massimo, so impugnare un joystick, non potrei fermarli neppure volendo. Al massimo, faccio resistenza passiva, come Gandhi, sperando di non farmi sparare pure io.  



Pensate, un tempo scendevo in piazza, da giovane, credendo fermamente che servisse a qualcosa. Poi ho smesso per una ragione semplicissima: più scendevo in piazza, più il mondo peggiorava. Oggi credo che il Draghistan sia fatto per andare come va, da schifo. 

Notoriamente, la maionese impazzita non la puoi riprendere. Il cuoco cosmico che ha preparato il Draghistan si trova sto schifo e non sa cosa farci. Ma non può migliorarlo e noi ci siamo dentro. Io questa cosa credo di averla capita e quindi continuo a fare non quel che voglio ma quel che posso. Quelli migliori di me, troveranno, forse, un rimedio. Io continuo a giocare il mio survival horror. Sono arrivato alla 62a parte, quella dove affronto mostri invincibili. Come farò ad uscirne? Seguite questo blog assolutamente inutile e lo saprete. 


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