venerdì 10 marzo 2023

Sparire, che passione!

 Vivere nel Draghistan produce strani effetti in chi deve sottostare a una montagna di vincoli e obblighi. Qui per respirare ci vuole una patente e non è uno scherzo dato che proprio l'altro ieri, con l'istituzione del Nazi-Pass, abbiamo sperimentato cosa sono in grado di fare questi maledetti despoti che governano il reame. Pertanto, comprendo bene che qualcuno provi il desiderio di poter sparire agli occhi del mondo e comunque del Draghistan. 

Ho letto un romanzo straordinario e qui vi offro la copertina per poter fare lo stesso. Nella narrazione, uno scrittore deve far perdere le sue tracce per poter svolgere un'indagine su un amico scomparso. 



Se non si possono reperire i sistemi sofisticati indicati nel libro, si dovrà innanzitutto liberarsi della propria identità. Oppure scambiarla con l'identità di qualcun altro. Siamo tracciati, seguiti, spiati anche tramite le nostre carte di credito. Anche inviare e ricevere vaglia, ovvero inviare denaro in Italia, tramite un ufficio postale, esige avere a disposizione un documento di identità valido. Le carte prepagate comportano altri obblighi.

L'intero sistema è costruito per non potersi liberare... di noi stessi. Pertanto si dovrebbe necessariamente assumere l'identità di qualcun altro. Possibilmente un deceduto come fa il protagonista di un altro racconto che vuole darsi al crimine e che trovate in questa raccolta. 



Più facile restare nei propri panni ma rendersi invisibili. E allora, si deve trovare il sistema di non farsi trovare restando sé stessi. Con un documento si può inviare e ricevere denaro appunto tramite vaglia postali che comunque necessitano di un indirizzo fisico.

Esistono agenzie immobiliari che senza tanti complimenti ci trovano un appartamento in affitto. Stessa cosa per piccole pensioni in località fuori mano.

Carte prepagate e persino app sul telefonino ci permetterebbero di fare a meno di un conto corrente. Alcune carte dispongono di iban.

Come potete facilmente immaginare, senza una proprietà immobiliare e senza un'automobile di proprietà, siamo già abbastanza riservati se non introvabili. 

Una casella postale ci permetterebbe anche di ricevere posta cartacea altrimenti una casella e-mail va già benissimo. 

Automobili e motocicli si possono utilizzare anche in affitto per lunghi periodi, meglio ancora muoversi tramite autobus e corriere oppure treni.  

Se avete un lavoro fisso scordatevi di poter sparire a meno che non trovate un robot con le vostre sembianze che svolga il lavoro al posto vostro. Le necessità comuni, come dover sopravvivere, sono pensate proprio per riempirci di catene.

Guardate che l'istituzione del Nazi-Pass è stata pensata proprio per limitare i nostri spostamenti e controllarci. Ci riproveranno. Potremmo avere la necessità di non farci trovare, liberamente, secondo i nostri desideri.

Potreste avere la sensazione, leggendo questo post, che diffido del tutto del Sistema. Avreste pienamente ragione. Cominciare a pensare ad accorgimenti che ci permetterebbero di renderci invisibili a un regime, penso sia un esercizio da dover praticare.

Vivere in una prigione può considerare vari livelli di sopportazione e di agibilità. Già il nostro corpo è il primo livello di prigionia. Tutto il resto arriva di conseguenza. 

Il pensiero laterale può aiutare non poco in queste situazioni. Nel prossimo post vi parlerò del pensiero laterale. 



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