Non finiscono più, ormai, e per certi versi da questo blog, che dovrebbe occuparsi soltanto di recensioni di videogame, devo aggiornarvi perché quasi tutta la Rete nno lo fa... Il Draghistan impone il silenzio e io vi propongo l'ultimo capolavoro di tal Lucentini con la voce graziosissima della signora De Fazi.
A Bergamo suonano le trombe... per modo di dire... della magistratura contro CTS e politici? Ma de che? Siamo nel Draghistan, ricordate?
A parte lo scandalo che non esisteva piano pandemico aggiornato, ti pare che la nostra, rinomatissima, magistratura si occupi di gente travisata da un0informazione balorda, da medici contro medici dove ognuno diceva tutto e il contrario di tutto, dove la televisioni raccontavano che arrivava la peste e ci poteva soltanto salvare il siero miracoloso made USA e getta?
Ti pare che si occupi della vera e propria dittatura sanitaria in cui il Draghistan ha impedito ai non vaccinati di prendere mezzi pubblici (per modo di dire), di non poter lavorare e di entrare in un ristorante? Questo accadrebbe in un paese normale ma noi no... Noi siamo nel Draghistan. Da noi, lo ricorderete, i virus se ne vanno a spasso soltanto dopo le 18... Bravi magistratucci di Bergamo: ce lo ricordate un'ennesima volta. Bravissimi. La verità va sempre detta.
Questo, povero, Paese va al contrario. Rimangono i morti da siero dopo i morti da covidillo ma i magistrati hanno altro da fare. Per carità: risparmiateci la commissione d'inchiesta parlamentare che tanto suonerà la stessa solfa e non potrà mai restituire la vita a persone che hanno creduto o ceduto a un ricatto, pagando poi con la salute o con la vita. A proposito, si moltiplicano gli effetti avversi e continuano a morire... Gente di ogni età, atleti e non. Magistratiiiiii? Dove siete??????
Io, da bravo sorcio, sono rimasto a beccarmi insulti vicino alla mia Play e so che morirò dei miei mali e non per colpa di una cazzo di siringa. Preso pure il covidillo, e guarito dopo 5 giorni di febbre. Un sorcio con la pelle dura.
A proposito, leggete e preferite la letteratura libera e scevra dai guasti dell'editoria di regime. Come questo capolavoro, se vi va. Guarda caso: si parla di inganno provenienti da un drago... Un titolo quanto meno adatto.
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